Due indizi fanno una prova: a Castelsangiovanni la coalizione Forza Italia-Lega Nord scricchiola. Per la seconda volta nel giro di pochi mesi l'argomento sinti, e soprattutto il progetto di recente lanciato dal primo cittadino Lucia Fontana per integrarli al meglio nel tessuto sociale del comune, porta il Carroccio ad attaccare l'amministrazione di cui fa parte integrante anche l'assessore leghista Valentina Stragliati. A quanto pare, negli ultimi tempi tra la segreteria piacentina della Lega e la giovane (ex) promessa del Carroccio la luna di miele sembra finita.
Questo il comunicato del Carroccio che attacca il sindaco Fontana dopo che quest'ultima aveva comunicato di voler avviare un progetto che porterà i sinti a effettuare lavori socialmente utili. Questo per continuare ad beneficiare delle agevolazioni finora concesse, come il pagamento dei bus e della mensa per la scuola e alle bollette di luce o acqua.
«Un altro episodio di razzismo al contrario». La segreteria provinciale della Lega Nord definisce così la convenzione siglata dall’amministrazione comunale di Castel San Giovanni con la comunità sinta locale, la quale verrà impiegata in azioni di monitoraggio dei cassonetti dei rifiuti in cambio di alcune agevolazioni.
«Il provvedimento – commenta la segreteria del Carroccio – appare come un trattamento di favore nei riguardi dei sinti e a scapito di tutti quei castellani in difficoltà economica, che sarebbero disposti a rendersi utili alla collettività pur di ottenere qualche facilitazione. Gli italiani, che pagano le tasse, devono poter beneficiare delle stesse condizioni invece di vedersi sempre scavalcati da zingari e stranieri ai quali si concedono diritti ancor prima che abbiano dimostrato di meritarli. Ciò è frutto di un frainteso concetto di integrazione, che per alcune forze politiche deve avvenire a spese degli italiani. Un’integrazione data per scontata, che cancella non solo i valori, ma anche le necessità, della comunità ospitante e che lascia passare in secondo piano i doveri. Ci sono ovunque, anche a Castel San Giovanni, italiani che vivono un forte disagio causato dal sistema, pur rimanendo abbandonati dalle istituzioni: è a loro che bisogna correre in soccorso prima di prodigarsi in gesti di solidarietà nei confronti di persone delle quali resta dubbio il modo con cui si sostentano e l’apporto dato finora alla collettività. La Lega non è contraria all’integrazione, a patto che sia vista come un dovere e non come un diritto acquisito spettante a chiunque: finché questo processo sarà concepito come una forma di accoglienza a tutti i costi, insisteremo nel privilegiare gli aiuti ai cittadini che per anni hanno versato sudore per far crescere la nostra terra. Infine, avvertiamo i sindaci espressione di liste civiche o presunte tali a non calpestare i punti di vista e i principi di chi, come la Lega, ha contribuito alla loro elezione».