Poetry Break: Per non dimenticare di Hafez Haidar

Poetry break, in  esterna, e precisamente a Cattolica, intervista il Prof. Hafez Haidar, grande personaggio del mondo culturale italiano.

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Persona di grande umiltà, simpatico e alla mano, non diresti mai che ha avuto una vita così piena e che abbia una gamma di attività così ampio.

Hafez Haidar è uno scrittore e poeta di origine libanese, ma di cittadinanza italiana, nato il 25 Maggio 1953 a Baalbeck, antica città romana conosciuta come “l’Olimpo degli dei”, dove ha studiato Filosofia Greca ed Araba all’Università di Beirut.

Nel 1986 ha abbandonato la carriera diplomatica ed ha iniziato a dedicare tutta la sua attività all’insegnamento e alla scrittura per costruire un ponte di dialogo tra l’Italia e il Medio Oriente.

E’ considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni del Libro a livello mondiale  ed è stato traduttore italiano del poeta Gibran e delle Mille e una Notte.

Ha curato e tradotto le seguenti opere:”Le ali spezzate di Gibran (Rizzoli ), Le ninfe della valle di Gibran (Tea, Ugo Guanda Editore),Le fiabe arabe (Rusconi, Bompiani ), Quartine del grande poeta Omar Khayyàm ( Rizzoli , Fabbri editori), La città del mistero(Mondadori ), Il figlio dei cedri di Gibran (Mondadori ), Quando l’amore chiama seguilo (Piemme ), Dove nasce l’amore ( Piemme ),Sindbad e il falco sapiente (Mondadori ), Le mille e una notte ( Oscar Mondadori, Mondo Libri, Donna Moderna), La notte ti parlerò d’amore (Piemme-Mondadori), Il precursore e il folle ( Ugo Guanda , Tea).

E’ inoltre autore della Letteratura araba (Rizzoli ), della Storia della scrittura araba antica e moderna, de Il Profeta (Romanzo –Piemme), del romanzo storico Il Custode del Corano ( Piemme ), dei romanzi bestseller Come sigillo sul tuo cuore, Maometto e i diamanti del Corano (Oscar Mondadori), Le donne che amavano Maometto (Piemme), Il viaggio notturno del Profeta(Piemme), La figlia prediletta del Profeta (Piemme ), Miriam a Gerusalemme (La Meridiana).

 

Per non dimenticare.

O fratello americano,
 Lacrime calde  scorrono sul tuo viso,
Come i solchi di un aratro impazzito
Penetrano nelle mie vene,
 Scorrono nel mio cuore
 Bruciano, gridano vendetta
 Contro un nemico spietato,
 Crudele e invisibile.
 Uomini, donne, bambini
nel fior di vita
 Morti sotto le macerie
 In un battibaleno, polverizzati
 Sotto due giganteschi grattacieli
 Che un tempo sfidavano il cielo,
 In un mattino limpido
 Tramutato in un solo attimo
 In una notte buia senza fine.
 O fratello,le mie parole non ti consolano
Ma i battiti del mio cuore
 Pregano per te,
 Palpitano per te,
 Ti seguono.
  Peace, Salam, Shalom. 

Hafez Haidar