La poesia in dialetto piacentino di questo lunedì (la prima scritta da Anna Botti) è dedicata ai cani, in particolare a quelli uccisi con leggerezza da persone che non hanno idea del dolore che causeranno nei loro padroni.
Un testo che la nostra poetessa ha scritto col cuore in mano, immedesimandosi nei padroni che sono state vittime di persone proprio come queste.
Di seguito, come sempre, un estratto, mentre nel podcast la registrazione completa della poesia.
S’i ‘l savissan …
Me gh’äva un can
c’al capiva tütt
e incö, l’è primavera,
al curriva sutt i bütt.
Con la so vitalitä
al saltäva in mezz i prä
e mäi pö al s’aspettäva
una brütta vigliaccäda.
I l’hann mazzä
con un buccon avvelenä.
L’om o la donna c’al l’ha fatt
al savrä mäi che dulur al m’ha datt.
…