Immigrazione, Lega: “Solidarietà ai sindaci contro un’invasione programmata”

«Siamo di fronte ad un'invasione programmata dai poteri forti con lo scopo di sostituire la nostra società con una di tipo multirazziale, nella quale sia possibile sfruttare gli individui con maggiore facilità. La Lega Nord manifesta per opporsi a questa trama». Così Pietro Pisani, segretario provinciale del Carroccio piacentino, spiega le ragioni della protesta organizzata di fronte alla prefettura contro la decisione di delegare ai territori ulteriori nuovi immigrati. «Non sempre accogliamo rifugiati che scappano dalla miseria, se spendono, come sappiamo, fior di quattrini per raggiungere le nostre coste. Dietro all'immigrazione – prosegue Pisani – c'è un vero progetto, gestito da criminali, anche italiani come hanno dimostrato le indagini su Mafia Capitale, che lucrano sugli arrivi di immigrati».
«Lealtà, coraggio e fermezza», secondo il segretario provinciale della Lega, «le parole d'ordine per respingere un disegno che arriverà a distruggere lo stato sociale». Dal presidio un messaggio anche agli amministratori locali del Piacentino. «Intendiamo dimostrare la nostra vicinanza ai sindaci del territorio – fa sapere
Giampaolo Maloberti, responsabile leghista per il rapporto con gli enti locali- , ai quali offriamo solidarietà e soprattutto collaborazione, che vorranno dire no ad un
ulteriore invio di immigrati nei propri comuni. Le amministrazioni sono sempre più vessate dal governo Renzi e con meno fondi a disposizione, per cui devono poter
tutelare i diritti dei propri cittadini prima ancora di quelli degli immigrati».
Sul ricevimento di ottanta profughi in provincia di Piacenza si è espressa anche Valentina Stragliati, assessore alla Sicurezza a Castel San Giovanni: «È sbagliato
scavalcare i sindaci contrari, delegando loro la gestione dell'accoglienza. Gli immigrati che ottengono lo status di rifugiati sono una minoranza, gli altri sono per lo
più clandestini destinati a rimanere per anni a carico dei nostri cittadini. È inaccettabile – sostiene Stragliati – assistere a scene come quelle che hanno visto
protagonisti alcuni immigrati insofferenti per non poter vedere la tv o per non accettare la presenza di donne spostate nell'hotel nel quale alloggiano, quando noi
amministratori dobbiamo provvedere a pensionati ed esodati ridotti in miseria. È il momento che Renzi e Alfano si assumano la responsabilità di questa situazione». «Anche l'Unione europea – aggiunge Silvia Testa, responsabile del gruppo politico femminile – si è finalmente resa conto che a farsi carico del fenomeno migratorio debbano essere tutti gli stati membri. Auspichiamo una soluzione concreta, in quanto ciò non può essere considerato solo come un problema dei confini italiani. Si rischia però di arrivare tardi, considerato il numero di persone inviate sulle nostre coste dalle organizzazioni criminali, con la corresponsabilità del governo e del ministero dell'Interno italiani per le morti avvenute».

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