Con deliberazione del febbraio 2015, la Giunta regionale ha dato avvio alle attività di programmazione degli interventi di edilizia scolastica, "definendo le percentuali di finanziamento assegnate a ciascuna Provincia e alla Città metropolitana di Bologna in misura proporzionale per il 60% al numero complessivo degli alunni iscritti alle scuole statali dell'infanzia e per il 40% in base al numero di edifici scolastici presenti in ciascuna Provincia e nella Città Metropolitana di Bologna". Con tali criteri, "alla Città metropolitana di Bologna verrà assegnata una percentuale di finanziamento pari al 21,89% rispetto a quello che complessivamente verrà assegnato con decreto del ministero dell'Istruzione alla Regione Emilia-Romagna, mentre alla Provincia di Piacenza verrà assegnata una quota di finanziamento pari al 7,15%, la più bassa tra tutte le Province della regione".
Lo rileva Tommaso Foti (Fdi) in una interrogazione alla Giunta nella quale chiede di introdurre un criterio aggiuntivo, "di tipo perequativo, così da evitare che, per l’ennesima volta e al di là dei proclami elettorali, nell’erogazione dei contributi da parte della Regione la provincia di Piacenza continui a ricoprire il non esaltante ruolo di Cenerentola".