Fare chiarezza sulla situazione di Iren, multiutility quotata alla Borsa Italiana che risulta tra i beneficiari di somme erogate della Regione Emilia-Romagna. Lo chiede Matteo Rancan che ha invitato gli uffici regionali a raccogliere informazioni e atti relativi a contratti e pagamenti a società del gruppo Iren (Iren Mercato spa, Iren Emilia, Iren Acqua e Gas, ecc. con sede a Reggio Emilia e altrove) a qualsiasi titolo corrisposti (utenze, contratti, erogazioni ….) o comunque impegnati, nell’ultimo quinquennio. “Iren – spiega Rancan – opera nei settori dell’energia elettrica, dell’energia termica per teleriscaldamento, del gas, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi per le Pubbliche Amministrazioni. Per svolgere il suo lavoro, la multiutility è strutturata sul modello di una holding industriale con sede direzionale a Reggio Emilia, sedi operative a Genova, Parma, Piacenza e Torino, e Società responsabili delle singole linee di business”.
“Per questo – spiega Rancan – trattandosi di soldi pubblici, vista la necessità di fare massima trasparenza sul loro utilizzo e di evitare qualsiasi spreco, ritengo necessario fare uno screening di quanto viene erogato a Iren e perché. Ogni tanto – conclude – ricordare anche ai nostri uffici che i soldi pubblici devono essere usati con la massima attenzione e con l’atteggiamento del ‘buon padre di famiglia’ non guasta. In fondo ogni euro risparmiato è un euro che vale doppio perché mantenendo inalterato il servizio offerto in precedenza viene reinvestito in altro”.