La Lega Nord plaude alla proposta del prefetto Anna Palombi di coinvolgere l'esercito nel mantenimento della sicurezza urbana. "Dopo mesi e mesi di nostre continue richieste, il prefetto ha finalmente chiesto al Ministro dell'Interno la presenza di militari a Piacenza per i servizi di perlustrazione e pattuglia, in concorso con le forze di Polizia. E' stata quindi riconosciuta la loro ottima funzione di dissuasione del crimine, infatti una cospicua presenza sul territorio di forze dell'ordine, aiutate anche dai militari, non può che migliorare la sicurezza pubblica".
IL COMUNICATO DELLA LEGA NORD
Intervento della Lega Nord di Piacenza dopo la riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica: "Dopo mesi e mesi di nostre continue richieste, il prefetto ha finalmente chiesto al Ministro dell'Interno la presenza di militari a Piacenza per i servizi di perlustrazione e pattuglia, in concorso con le forze di Polizia. E' stato quindi riconosciuta la loro ottima funzione di dissuasione del crimine, infatti una cospicua presenza sul territorio di forze dell'ordine, aiutate anche dai militari, non può che migliorare la sicurezza pubblica. Questa fu un'iniziativa fatta partire per la prima volta dall'ex Ministro Roberto Maroni e che ebbe risultati eccellenti: finalmente tutto ciò viene riconosciuto anche dalla prefettura. Sottolineiamo anche che gli stessi commercianti della zona di Via Colombo recentemente avevano invocato il ritorno dei militari in strada, ricordando la passata positiva esperienza che, detto proprio con le loro parole, "aveva portato maggiore sicurezza nella nostra zona". Apprezziamo inoltre che il prefetto, seppur tacitamente, abbia fatto dietrofront sulle sue parole di pochi mesi fa, quando aveva lasciato la responsabilità di una maggiore sicurezza ai cittadini ("I piacentini si dotino di inferriate e sistemi di allarme"): rappresentando lo stato, la prefettura ha l'obbligo di mettere in atto tutte le azioni possibili per aumentare il livello di sicurezza in tutto il territorio. E' questione di buon senso impiegare i militari in servizi di pattugliamento, vista l'emergenza criminalità, invece che lasciarli chiusi nelle caserme".