La Lega Nord piacentina si schiera contro la Cgil che nei giorni scorsi, a fronte dell’emergenza umanitaria dei profughi che sbarcano sulle nostre coste, aveva chiesto il ripristino dell’operazione Mare Nostrum. Secondo la Lega sia Mare Nostrum sia Triton sono state due operazioni dispendiose che non hanno garantito la sicurezza dei nostri confini né quella degli immigrati stessi.
IL COMUNICATO DELLA LEGA NORD
La Lega Nord ritiene fallimentari sia l’esperienza di Mare Nostrum, sia quella di Triton. Il problema sta, innanzitutto, nel garantire la sicurezza dei nostri confini. Fino a che non ci sarà questa, non ci sarà né sicurezza per gli italiani né condizioni umane e dignitose per gli immigrati. Quindi, sbandierare propositi buonisti che non hanno alcun legame con la realtà – sociale ed economica – non serve a nulla. Non è che l’Italia si possa far carico dei guasti prodotti da politiche scellerate, in Africa, Medio Oriente ed Europa. Senza dimenticare che oggi gestire gli immigrati in Italia è un business per tanti organismi, alla faccia dell’accoglienza sbandierata. Oltre a Mafia capitale, val la pena di ricordare che dei 35 euro al giorno che gli italiani pagano per mantenere ogni immigrato a quest’ultimo ne arrivano solo 3 o 4.
Ripristinando Mare Nostrum, come chiede la Cgil, significherebbe far venire meno il punto principale: la sicurezza delle coste. Superfluo ricordare le minacce dei fondamentalisti del Califfato pronti a inviarci da 500mila a un milione di immigrati, tra cui di certo terroristi infiltrati. D’altra parte, i criminali dello Stato islamico non fanno che ciò che si sono proposti da tempo: conquistarci. L’immigrazione, nella nuova concezione di guerra asimmetrica, è un’arma. E loro la usano.
Mare Nostrum, sopportato con grandi sacrifici dalla marina Militare (a cui appartiene anche la Guardia costiera, scambiata invece dalla Cgil per una onlus o un patronato) costava 9 milioni di euro al mese. Cioè il denaro necessario a far svolgere, ogni mese, alla Marina il proprio ruolo di controllo dei mari e a far addestrare il personale. Nove milioni per far da taxi agli immigrati. Ringraziando i marinai italiani per il grande lavoro svolto e per aver salvato il più alto numero di vite da che l’Italia è diventata un colabrodo, ribadiamo che sia necessario uno stretto controllo navale a ridosso delle acque territoriali libiche. Allo stesso tempo, andrebbero strette le maglie anche ai confini Nord, in particolare al Brennero e a Trieste, porta di ingresso di moltissimi clandestini.
L’unico punto di accordo con la Cgil è sulle scelte, e le leggi, ipocrite fatte da Italia ed Europa. E’ assurdo pretendere di semplificare le procedure per far venire direttamente in Europa chi vuole chiedere asilo politico. Ma sì, andiamoli a prendere direttamente nel centro di una guerra. E chi ci va? La Cgil?
E non vale nemmeno l’adagio, tutto di sinistra, di chi ci spiega che la maggioranza degli immigrati è qui “in transito” diretto verso altri Paesi. Quanta gente è entrata negli ultimi vent’anni, di cui non si sa nulla? Ora, gli altri Paesi stanno predisponendo misure idonee, come la Germania dove i socialdemocratici chiedono prove di lingua, test e permesso di soggiorno di tre anni: se non si trova lavoro in questo arco di tempo si torna a casa. Molti stranieri vanno in Germania anche per godere dei benefici dello stato sociale (ma questo avviene anche in Italia). E i nostri progressisti cosa ne pensano? La stessa Merkel è preoccupata per la perdita di identità dei tedeschi (un terzo dei giovani ha almeno un genitore straniero) e per lo sviluppo dell’islamismo. Quanto poi all’affermazione che non ci si deve arrendere «alla speculazione politica» oppure «alla propaganda di chi specula su sofferenze e perdite di vite umane, e su una tragedia grave come questa, che il mondo moderno ci sta presentando, per cercare fortune elettorali» il commento sarà anche banale, ma calza a pennello: da che pulpito.
Pietro Pisani
Segretario Lega Nord Piacenza e Presidente Lega Nord Emilia