Milano Moda Donna : tra esplosioni di colore e minimalismo

Si può ufficialmente confermare che è finita la stagione del minimalismo. Semplicità,purezza delle linee,sobrietà,non sono più parte del vocabolario della moda di quest'anno. E' come se la stravaganza fosse esplosa tutta d'un tratto,creando forti contrasti, spesso forzati e stridenti. Cosa è successo quindi? Cosa ha portato sulle passerelle look estremamente spiazzanti e fuori dal comune? Sicuramente la moda di strada ha sviluppato negli ultimi anni una cultura urban e pop,dove la sperimentazione dei tessuti,l'uso del color blocking e delle stampe ha influenzato la ricerca degli stilisti,i quali fiutando la necessità di cambiare, ma senza stavolgere i propri marchi di fabbrica,hanno captato i movimenti della società e li hanno tramutati in creazioni all'insegna dell'innovazione. Un mood coraggioso e determinato,una donna che non ha paura di mostrare con esuberanza il proprio estro,liberandosi da ogni limite e dando sfogo alla propria fantasia….e  certamente visionare le proposte dei designer per il prossimo autunno/inverno,potrebbe essere di grande stimolo e ispirazione. Basti prendere per esempio re Giorgio,emblema della classicità italiana,che è riuscito a rimanere fedele alla propria etica,descrivendo però la propria collezione con queste parole: "nuova classicità", perchè proiettata alla tradizione e contemporaneamente al futuro. Si sono viste pellicce intarsiate multicolor,un must della stagione,frange,stampe, eccentrici volant e inusuali accostamenti di colori come lilla e rosso. Molti stilisti hanno interpretato colori e tessuti nelle più svariate forme,come MSGM dove tinte shocking come rosa,blu elettrico,fucsia,arancione e giallo hanno dominato la scena,su miniabiti e pellicce arcobaleno. I'm Isola Marras ha riportato in vita il tartan,rivisitato in chiave fiabesca. Cristiano Burani ha puntato sulle strisce multicolor, così come Marco de Vincenzo che ha sfoggiato la sua maestria nel lavorare tessuti e textures in modo eccelso. Tra coloro che predilogono uno stile più asciutto e lineare,  Jil Sander,portavoce del minimalismo,Gabriele Colangelo, Marni,dove le applicazioni di pelliccia hanno costruito il leitmotiv della collezione, Iceberg,con una linea sportiva e essenziale,ma con un tocco di colore in ciascun outfit. Per chi invece veste totalblack, Costume National ha presentato la collezione perfetta. Sorprendente è stata Miuccia Prada: ci ha riportato negli anni '60,seppure molti particolari come le scarpe, fossero essenzialmente futuristi. I colori pastello hanno pervaso non solo gli abiti ma anche l'intera location,immergendoci in un'atmosfera "softer pop" come lei stessa l'ha definita. Evento importante è stato anche il debutto di Lorenzo Serafini per Philosophy,il marchio fondato da Alberta Ferretti, fresco,giovane,romantico,femminile e a tratti bohémien,rappresentante di un'unica filosofia : philosophy is My philosophy. 
Insomma,la settimana è stata intensa,tra sfilate,presentazioni ed eventi,Milano era un continuo brulicare di persone provenienti da tutte le parti del mondo,che si muovevano in misteriose Mercedes oscurate,trasformando la città in un enorme set,popolato da fotografi,giornalisti,curiosi,appassionati,trendsetter,blogger e star internazionali….peccato che dopo una settimana tutto è tornato alla normalità. La città ha ripreso il suo ritmo…le persone sono tornate sul pianeta terra…la vita si è rivestita del suo malinconico anelito alla bellezza.

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