“Mi auguro che il Pd piacentino sia sufficientemente maturo per riuscire a individuare un nuovo segretario senza ricorrere a un congresso”. A dirlo è l’assessore al Commercio Katia Tarasconi. L’assessore era candidata alle ultime elezioni Regionali risultando la prima dei non eletti nelle fila del Pd. Nel corso di un’intervista inerente le iniziative che Piacenza sta mettendo in campo in vista di Expo 2015, l’amministratrice ha anche ragionato delle dinamiche interne al suo partito. Non va dimenticato che Tarasconi potrebbe far ingresso nel Consiglio regionale in caso di dimissioni dell’assessore Paola Gazzolo dal suo ruolo di consigliere. Una questione, questa ma non solo, che viene legata alle sorti di quel congresso del Partito Democratico così caldeggiato dalla minoranza del partito sia per procedere alla sostituzione del segretario e consigliere regionale Gianluigi Molinari (lo Statuto prevede l’incompatibilità del doppio incarico) sia per farlo diventare l’occasione di una nuova conta interna. Dal canto suo l’assessore tende ad allontanare l’ipotesi del congresso: “Pur ritenendo un errore che il segretario si debba dimettere visto che alle elezioni Regionali è stato scelto dimostrando di godere della fiducia dell’elettorato, come prevede lo statuto il successore di Molinari dovrà essere individuato dall’assemblea provinciale. Sono convinta che in questo momento più che mai si debba lavorare sul dialogo e sull’unità del partito, non certo per mettere in cantiere un congresso che rischia di portare solo lacerazioni e ferite”.
Su Expo 2015 l’assessore al Commercio spiega che “nonostante il difficile momento che gli enti locali stanno attraversando, abbiamo fatto un grande sforzo economico”. “All’interno della Piazzetta siamo collocati in uno dei punti migliori, all’ingresso del Padiglione Italia. Un crocevia di grande afflusso. Il modo migliore per far conoscere la nostra città agli italiani e agli stranieri e far capire che la nostra provincia ha risorse da vendere sotto ogni punto di vista. Dobbiamo smetterla di piangerci addosso e di dire all’esterno che il nostro territorio non merita attenzione; abbiamo bellezze e peculiarità fantastiche che dobbiamo valorizzare”. Il Comune ha già stanziato 165mila euro per la Piazzetta. Inoltre sono già stati stanziati a bilancio 100mila euro per l’apertura nel periodo dell’Expo dei musei civici, dei teatri e delle chiese. Non solo: Palazzo Mercanti ha già provveduto all’acquisto della cartellonistica a stradale e pedonale nel tratto dalla stazione al centro storico; dei totem pubblicitari; sta provvedendo ad aprire un ufficio Iat alla stazione; poi offrirà un calendario di concerti e tante serate di musica; per finire inoltre con un grande progetto in cantiere denominato Oro Rosso sul pomodoro “perché non va dimenticato – aggiunge l’assessore – che il tema dell’Expo è la sostenibilità nutrizionale e ci sarà un lavoro culturale da fare anche dei confronti dei bambini e delle scuole”.
“Dobbiamo una volta per tutte iniziare a pensarci come una provincia turistica e imparare a comunicare. Ci serve questo – prosegue Tarasconi – vorremmo che la gente imparasse a conoscere Piacenza e che magari dopo i sei mesi dell’Expo tornasse dalle nostre parti. Abbiamo veramente dei gioielli e dei beni culturali, come anche i castelli, da esibire a tutti, e che non hanno nulla da invidiare ad altre bellezze”.
Un’incognita è ancora rappresentata dal sistema dei trasporti in quanto il collegamento Milano – Piacenza resta ancora una chimera a causa delle difficoltà a far dialogare le due Regioni che si dividono la tratta, Lombardia ed Emilia Romagna, e dell’isolamento di cui ha sempre sofferto la nostra città nel sistema regionale. Però anche sul fronte del dialogo qualcosa sta cambiando, specialmente volgendo lo sguardo a Bologna. “Sono reduce da un incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini. È convinto davvero che Piacenza possa diventare la porta d’ingresso della Regione”.