Questa settimana in Music Box scopriamo l’ultimo album di Mark Ronson “Uptown Special”
Il super producer inglese famoso per aver prodotto, fra i tanti, Back to Black di Amy Winehouse torna con il suo quarto lavoro da “solista” da lui stesso (e da molti critici) considerato “il punto più alto della sua carriera”. Con un tweet ha dedicato questa sua ultima fatica proprio alla cantante londinese scomparsa nel 2011 dove dice: “Anche se vorrei che fossi ancora qui, ti penso sempre, sono ispirato da te e la tua musica vive in me e in tutti coloro che riescono a percepirla".
E’ un disco nero, un atto d’amore verso il soul pop e il funk anni 70/80 nelle sue più diverse sfumature. Uptown è lo slang con cui si chiama Harlem, qui pulsa il cuore della musica che da sempre ama Ronson. L’album è stato scritto e prodotto con Jeff Bhasker tra Londra, Memphis, Los Angeles e NY in un anno e mezzo. Quasi tutti i testi sono stati firmati dal premio Pulitzer Michael Chabon, l’autore vivente preferito da Mark.
Entriamo ora nel vivo dell'album.
Summer breaking è un vero inno al soul, anche a quello chiamato blue eyed soul: la musica nera cantata dai bianchi, e vede la collaborazione di Kevin Parker. Uptown Funk è il singolo che ha anticipato l’album. Scritto e prodotto da Ronson insieme a Bruno Mars è un perfetto esempio di funk anni 70, che ci ha subito conquistati ed è balzato in testa a tutte le classifiche.
In Heavy and Rolling ritroviamo una collaborazione cara a Ronson, quella con Andrew Wyatt dei Miike Snow che ha contribuito con la sua voce. I Can’t Lose è un pezzo che ti conquista dalle prime note, è la dimostrazione che questo album ha un anima. Il produttore Jeff Bhasker ha raccontato che per questo brano lui e Ronson hanno attraversato insieme il Mississippi alla ricerca di una voce che avesse il timbro simile a quello di Chaka Khan. Dopo aver visitato più di 30 chiese e altrettanti Gospel Choir hanno trovato Keyone Starr, figlia di un pastore e l’hanno portata in studio per registrare. Che dire. Il risultato è formidabile!
Crack in the Pearl vede una collaborazione importantissima quella con Stevie Wonder. Per ultimo ho lasciato Fell Right. Un pezzo strepitoso, un omaggio a James Brown e per realizzarlo ha deciso di coinvolgere grandi musicisti. Alla chitarra ha messo Carlos Alomar (molto conosciuto per la sua collaborazione con David Bowie),Trombone Shorty ai fiati e la parte di percussioni è affidata a Steve Jordan. Tutto questo si unisce alla voce sporca del rapper Mystical. Cosa ne esce? Un pezzo fortissimo ritmicamente.
Se volete avere ulteriori info potete collegarvi al sito www.markronson.co.uk oppure potete seguirlo su twitter @MarkRonson