No della Consulta al referendum contro legge Fornero, LN: “Rischio dittatura”

“Oggi è un giorno triste anche per i piacentini: la sentenza della Consulta che ha impedito il referendum per la cancellazione della riforma Fornero è un attentato alla democrazia, un affronto ai tanti esodati del nostro territorio, oggi traditi per la seconda volta.  I giudici costituzionali ora si devono assumere tutta la responsabilità degli eventuali disordini che potranno scoppiare nel Paese, a seguito della loro inopportuna bocciatura”. Così il presidente della Lega Nord Emilia Pietro Pisani e il consigliere regionale leghista Matteo Rancan dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum sulla legge Fornero. “Lo Stato ha tappato la bocca ai piacentini. E questo ha un solo nome: dittatura. Questa sentenza è una palla in fronte alla libera espressione democratica, soffoca la partecipazione e getta un’ombra sull’operato della Consulta, organo che ha tradito ufficialmente il suo ruolo di garanzia costituzionale per assumere vesti politiche, accettando di essere teleguidato dal governo Renzi”. Per questo “oggi il Paese è a rischio dittatura”. “Gli esodati rimangono le grandi vittime dello Stato e dei silenzi del governo a guida Pd, che votò la riforma Fornero, scippando il futuro a migliaia di persone, compresi tanti piacentini. Solo la Lega si oppose a quella follia, continuando la propria battaglia oltre le aule parlamentari, nelle piazze, ai banchetti. Oggi non ci fermiamo neanche di fronte alle resistenze opposte dall’apparato, ma, anche a Piacenza, continueremo ad essere punto di riferimento politico per i tanti esodati traditi e dimenticati dalle istituzioni”.

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