La Lega Nord torna sull'aggressione subita da quattro piacentini la notte del 27 dicembre con un comunicato in cui vengono chieste spiegazioni sui reali motivi del mancato arresto.
IL COMUNICATO DELLA LEGA NORD
"Non possiamo accettare che un quasi assassino sia libero di girare tranquillamente dopo che ha accoltellato quattro giovani, riducendone uno in fin di vita. È impensabile che uno stato di diritto serio decida di lasciare a piede libero una persona che abbia commesso un fatto del genere. Le motivazioni del sostituto procuratore Pisante non ci convincono: si dice che non esiste pericolo di fuga quando per un giorno l'aggressore era scappato risultando introvabile, che non esiste pericolo di reiterazione del reato quando quella sera era uscito intenzionalmente con un'arma in tasca e che non c'è pericolo di inquinamento delle prove quando, a quanto risulta dalla stampa, l'arma non è stata trovata. C'è qualcosa di non chiaro in questa vicenda, in città circolano con insistenza voci di una "protezione importante" di cui godrebbe l'aggressore e che avrebbe influito su tutta la vicenda. Se poi si paragona questa aggressione ad un altro fatto di cronaca nera avvenuto pochi giorni dopo a Fiorenzuola, tutto diventa sempre più strano: un marocchino che ha accoltellato al petto un suo connazionale è stato giustamente arrestato. Ed ora non è libero di girare. Invece per l'aggressore che ha ferito non una, ma addirittura quattro persone il trattamento è stato molto differente. Noi ci chiediamo il perché e diamo voce ai tanti piacentini scandalizzati da questa vicenda. Perché andando avanti di questo passo si rischia seriamente di autorizzare la giustizia "fai da te". Vogliamo la verità"