“Basta trattare i Comuni come i gabellieri dello Stato. Sul trasporto pubblico locale sia la Regione a tirare fuori i soldi eliminando la miriade di sprechi tra i quali i soldi ai campi nomadi”. La Lega Nord grida allo scandalo della gestione del trasporto pubblico locale della Provincia dopo che quest’ultima, nei giorni scorsi, aveva proposto la ripartizione del milione e 600mila euro tra i 48 comuni del Piacentino scatenando le vibranti proteste dei primi cittadini. Il Carroccio si accoda e formula una proposta concreta che porterà in Regione e nello Stato. A riferirla il consigliere regionale Matteo Rancan: “Ogni piacentino, così come ogni emiliano, ha un residuo fiscale di 3.500 euro all’anno, soldi che finiscono a Roma e che non vengono tramutati in servizi. Noi riteniamo che questi soldi debbano restare nei comuni e magari finanziare il trasporto pubblico per renderlo una volta per tutte ottimale”. Già perché così com’è il servizio fornito da Seta “fa acqua da tutte le parti e provoca solo i disagi degli utenti sotto tutti i punti di vista” hanno rincarato la dose Gianmaria Pozzoli, Manuel Ghilardelli e il segretario provinciale Pietro Pisani. “La gente si lamenta del servizio fornito, studenti stipati su alcune corse, altre corse in montagna assolutamente inutili. Ci sono tantissimi sprechi che vanno eliminati”.
“Siamo di fronte a un bando scaduto nel 2011 e prorogato ben due volte ricorrendo a una dubbia interpretazione della legge – ha detto Pozzoli – Occorre predisporre un bando al più presto con minori costi. Non si possono chiedere ancora ai cittadini i soldi”. Il Carroccio ha sparato ad alzo zero contro la riforma Delrio “che ha svuotato le Province di competenze e invita allo scarica-barile tra enti”. “Noi ci opporremo in tutti i modi”. Reduce dall’insediamento del nuovo consiglio regionale, il segretario Pisani ha attaccato il presidente della Regione Bonaccini e la nuova presidente del Consiglio regionale Simonetta Saliera: “Hanno detto che si impegneranno a recuperare gli elettori sfiduciati dalla politica. Forse si dimenticano che sono loro gli autori del disastro. Non hanno capito nulla. Devono andare a casa”.