Questa settimana abbiamo ritrovato Claudio a Kathmandu in attesa di ripartire con la sua avventura. Dopo una notte in bianco, per raffreddore e qualche linea di febbre, ha iniziato il suo giro per ambasciate. La sua idea è quella di passare dall’India alla Birbania e poi via terra raggiungere la Thailandia. Gli avevano assicurato che la frontiera fra India e Birmania era stata finalmente aperta, ma sembra che non sia così. All’ambasciata birmana gli hanno confermato la chiusura della frontiera. L’unico modo per oltrepassarla è corrompere i poliziotti.
Deve cambiare rotta perché questa sembra essere troppo rischiosa e il 29 marzo ha un cargo che parte dall’Australia. In soli 4 mesi e mezzo deve raggiungere la terra dei canguri senza aerei.
Il nuovo percorso quindi prevede di tornare in Cina attraverso il Tibet. Arriverà a Chengdu e da lì riprenderà a viaggiare su nuove strade: si sposterà nello Yunnan ed entrerà in Laos e per Natale dovrebbe arrivare a Bangkok. Stava pensando di comprarsi una motocicletta per visitare Bangkok, Laos, Vietnam e Cambogia e poi fare Malesia, Singapore, Indonesia, Timor Est e lì cercare una barca per raggiungere Darwin sulla costa nord dell’Australia. Ma anche questo progetto deve essere modificato perché il visto indonesiano dura solo 30 giorni. Intanto Claudio si prepara a riabbracciare i suoi “fratellini” nepalesi