"Imu sui terreni agricoli, serve un intervento subito in aula". Il Partito Democratico di Piacenza, con il segretario Gianluigi Molinari e con il responsabile Pd Montagna Massimo Castelli, chiede ai propri rappresentanti in Parlamento di mettere in atto tutte le iniziative necessarie per ripensare urgentemente il meccanismo che rivede le esenzioni Imu dei terreni fino a oggi considerati montani. Un appello che si unisce anche a quello dell'Anci dopo che il ministero degli Interni ha pubblicato la distribuzione della sforbiciata da 350 milioni in conseguenza della revisione delle regole per l'imposta sui terreni. "Si tratta di una doccia fredda per le amministrazioni comunali perché a pochi giorni dalla chiusura dell'anno crea notevoli problemi. L'uscita delle stime ministeriali (fatte dall'Economia; il Viminale si limita a pubblicare i dati) ha determinato il solito effetto-sorpresa rispetto ai calcoli realizzati internamente dagli enti locali".
In base alla nuova normativa l'esenzione totale dall'Imu resta in vigore solo nei Comuni con «altitudine al centro» superiore ai 600 metri, nella fascia tra 281 e 600 metri viene riservata a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali mentre sotto i 281 metri tutto viene assoggettato a imposta.
Stando così le cose in quasi 2mila Comuni scompare l'esenzione generalizzata rimasta in vigore fino a oggi, e che anche in altri enti cambia drasticamente il quadro degli obblighi tributari: il tutto, come spesso capita, con valore retroattivo, a partire dal 1° gennaio scorso, e con tempi strettissimi, perché i contribuenti dovrebbero pagare tutta l'Imu di quest'anno entro il prossimo 16 dicembre, data di scadenza del saldo per tutti gli altri immobili. Il decreto attuativo non è ancora approdato in «Gazzetta Ufficiale», ma i tagli ai Comuni hanno fatto la loro comparsa sul sito del ministero e gli stessi non hanno più alcuna possibilità di variare i loro bilanci.
"È una norma paradossale che mette in crisi parecchi Comuni. Sappiamo che c'è la volontà del governo di porre dei correttivi. Noi chiediamo che i nostri parlamentari piacentini si impegnino sin d'ora a rivedere il meccanismo".