" L'affrontare con dilettantismo ed approssimazione l'emergenza profughi rischia di fare implodere la protesta dei cittadini: il Ministero dell'Interno non può pensare di riversare sulle strutture periferiche dello Stato le sue manchevolezze. In ogni caso, la Prefettura di Piacenza dica chiaramente come si sta muovendo al riguardo ", lo afferma Tommaso Foti, neo consigliere comunale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.
" Per quanto riguarda l'ipotizzata allocazione di profughi in una struttura di Caratta – continua la nota – del tutto inadatta e avente destinazione urbanistica incompatibile con quella residenziale, c'è da rimanere disarmati e basiti. E' un'ipotesi che non solo è destinata a scontrarsi frontalmente con l'opposizione del territorio, ma che cozza contro ogni il buon senso e la logica."
" Quanto poi alle reiterate voci relative al trasferimento a San Damiano di altri profughi in strutture dell'Aeronautica Militare – continua Foti – è incomprensibile che non si dicano parole chiare e definitive. Da notizie assunte dai competenti uffici del Ministero della Difesa, infatti, non risulta affatto che vi sia né l'intenzione, né la possibilità di un siffatto utilizzo delle strutture militari. Non si vede però allora il motivo per cui il Prefetto di Piacenza non fornisce una risposta ufficiale e definitiva ai quesiti che le ha posto il Sindaco di San Giorgio."
" In partite delicate come queste servono chiarezza e trasparenza: risulta difficile comprendere – prosegue l'esponente di Fd'I-AN – le ragioni per le quali invece sul nostro territorio si lascia tutto nell'indefinito, atteggiamento che fatalmente fa crescere la legittima e condivisibile protesta dei cittadini."
" Anche per quanto riguarda l'aeroporto di San Damiano, anziché lasciare fiorire ipotesi suggestive di futuri e diversi utilizzi, preclusi dal fatto che lo stesso insiste su di una base Nato, è doveroso – evidenzia Foti – che lo Stato Maggiore dell'Aeronautica e il Ministro della Difesa si esprimano con chiarezza sugli intendimenti futuri. E' pur vero che, chi come me ha sempre seguito la vicenda, sa bene che della chiusura di San Damiano si parla oramai da più di dieci anni, ma altrettanto vero è che se si va verso un riposizionamento della forza armata, quest'ultimo non necessariamente deve riguardare San Damiano."
" Il fatto che su quest'ultima partita la Regione non ha competenze dirette – conclude Foti – non la assolve certo dal dovere di intervenire nei confronti dell'autorità militare, per richiedere che le decisioni che intendono assumere non penalizzino inopinatamente il territorio piacentino ed, in particolare, quello di San Giorgio e dei comuni limitrofi."