Salvini e la sfida nella rossa Emilia: “Da 70 anni un regime, ora la svolta”

 Lungo tour del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, quest’oggi (venerdì 31 ottobre) nel Piacentino, partito alle 17.45 con il presidio “anti-immigrati clandestini” ospitati nell'ostello di Calendasco situato in Via Mazzini Nuova n° 59. In seguito alle 18.30 con un aperitivo al Bar Giotto di San Nicolò in Via Xxv Aprile 1, alle 19.30 con l’incontro con gli agricoltori recentemente aggrediti nel comune di Sarmato e successivamente il trasferimento alla Festa della Zucca di Ziano Piacentino, con Roberto Maroni e l'economista Claudio Borghi, oltre ai candidati piacentini alle elezioni regionali.
Ed è proprio nella prima tappa a Calendasco che Salvini ha risposto alle prime domande dei giornalisti. Partendo, appunto, dal tema dei profughi, qui ospitati in una ventina all’ostello “Le tre corone”: “E’ un tour della giustizia e del buon senso, questi ostelli li vorrei a disposizione degli emiliani che una casa non ce l’hanno. Mi sono stufato di pagare colazione, pranzo e cena a gente che bivacca, che non ha futuro, che non porta nulla e alla fine viene ritenuta immigrata clandestina. Qui dentro voglio gli italiani”. 
Una campagna elettorale difficile, nella Regione più a sinistra d’Italia. Ma il segretario del Carroccio è parso ottimista: “Il governatore del Pd è stato condannato e quindi è giusto cambiare. Da 70 anni in Emilia c’è un regime. Perché di regime si tratta. E quindi in queste strutture – dice tornando sul tema profughi – vorrei 20 giovani che non hanno casa perché non se la possono permettere, mentre vedere questi profughi a spalare un po’ di fango”. 
Una linea dura, quella di Matteo Salvini, che sembra pagare. E’ notizia di questi giorni che, infatti, che nei sondaggi ha superato Grillo nella fiducia degli italiani: “Troppo poco, non mi accontento. Voglio superare Renzi, lo marchiamo a uomo” ha commentato. 
E infine ha liquidato la querelle della doppia festa della zucca, che si terrà sia a Ziano che a Pecorara (quest’ultima, come di consueto con Bossi e Tremonti), con una battuta: “La Lega cresce, appassiona, corre, da nord a sud e io per mantenere la linea posso farne solo una di festa, quindi vado a Ziano”. 

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FESTA DELLA ZUCCA A PECORARA – Umberto Bossi e Giulio Tremonti saranno presenti stasera di nuovo a Pecorara per il tradizionale appuntamento con la “Festa della zucca”. Un evento che quest’anno festeggia il nono compleanno e che come di consueto vedrà i due noti uomini politici ospiti d’onore nel salone dell’ex Consorzio agrario. 
Una festa condita dagli immancabili piatti della tradizione culinaria dell’alta Val Tidone organizzata dal sodalizio locale “Amici della zucca” presieduto da Ginetto Albertini. Una festa che negli anni passati ha portato Pecorara più volte sulle prime pagine degli organi di informazione nazionali tanto che il paese era stato ribattezzato la “Capalbio piacetina” proprio per la sfilata di personaggi di pian del mondo politico- economico. “Dopo le accese dispute dell’anno scorso con altre manifestazioni provinciali analoghe  – spiega Albertini – quest’anno abbiamo voluto tenere un profilo basso per il nostro storico appuntamento per non entrare nella bagarre elettorale in vista delle Regionali. La nostra è sempre stata e resterà una festa popolare con le porte aperte a tutti dalle personalità del panorama politico nazionale, ai giovani, alle donne e agli uomini che abbiamo voglia di condividere una serata all’insegna della tradizione”. La festa inizierà alle 19,30, nel menù polenta e cinghiale,  polenta e gorgonzola, zuppa con ceci e costine oltre ai alcuni con la zucca. Musica dal vivo con possibilità di ballare.