È caos centrodestra alle Regionali. Nei giorni scorsi, a Roma, vertici di Forza Italia e Lega hanno sancito l'alleanza. Forza Italia, per bocca dello stesso Toti, non esclude alleanze al centro, ma la Lega non ha alcuna intenzione di dialogare con i filo-governativi dell'Ncd. A dirla tutta le posizioni emerse nello stesso Carroccio sono più che diverse, opposte. Se il segretario della Lega Emilia Fabio Rainieri avrebbe puntato a una corsa solitaria (da lui condotta con una eventuale candidatura alla presidenza), il deputato leghista Gianluca Pini, a guida del Carroccio romagnolo, la pensa in maniera assai diversa. Dopo aver sostenuto l'ipotesi primarie, naufragate per i tempi troppo stretti, Pini si è fatto portavoce del dialogo con i forzisti. La sua linea ha pagato e l'alleanza è fatta. Pini pare averla spuntata anche sul nome del leghista designato alla presidenza. Non più Rainieri ma Alan Fabbri, sindaco di Bondeno, Ferrara, conosciuto e apprezzato (alle ultime comunali ha ottenuto il 65% dei consensi) per il suo impegno post sisma e lanciato nei giorni scorsi dallo stesso Salvini. Ora si attende il pronunciamento di Forza Italia che ancora deve sfornare un nome. Tra quelli finora emersi c'è pure Massimo Palmizio, coordinatore regionale dei Berlusconiani e fedelissimo del Cav. Insomma, a 20 giorni dal termine per la presentazione delle liste, i giochi nel centrodestra non sono ancora fatti. Nella guerra tutta interna al Carroccio tra Rainieri e Pini, vince ai parziali quest'ultimo per 1 a 0. Nell'incertezza complessiva sembra però già definito il quadro delle candidature locali per il parlamentino bolognese. I nomi emersi dalle primariette dei giorni scorsi sono quelli di Matteo Rancan, attuale assessore magiostrino, Manuel Ghilardelli, sindaco di Ziano e assessore uscente in provincia e, per la parte femminile, Silvia Testa, militante podenzanese e Loredana Bossi, già vicesindaco di Sarmato.