Pd, zero iscritti a Bettola. E si spacca sull’autosospensione di Molinari

Bettola, ancora una volta, volta le spalle al suo politico più illustre. Anche se, questa volta, sembra farlo di riflesso e puntare il dito più verso l’attuale numero uno del Pd che contro l’ex segretario. Nel paese natale di Pier Luigi Bersani, comunque, in meno di un anno le tessere sono azzerate. Erano 40 fino allo scorso anno, oggi sono 0. 
“Viene deciso tutto a Roma e quindi ci chiediamo: il circolo a cosa serve – ha detto Marcellina Anselmi, ex coordinatrice del circolo del Pd di Bettola – non ci sono gli elementi di discussione, per cui abbiamo deciso di sciogliere il consiglio direttivo dando le dimissioni. C’era stanchezza e abbiamo deciso di metterci da parte. E di conseguenza gli iscritti sono andati di pari passo, fino ad azzerarsi”. E ha poi voluto precisare: “Bersani non c’entra, forse neanche sapeva delle nostre dimissioni. E’ dovuto al nuovo corso di Matteo Renzi, in cui tutto viene deciso a Roma, senza interpellare gli iscritti, per cui perde senso il discutere e il tesserarsi. Il leader decide tutto e gli altri si trovano senza un motivo per partecipare”. 

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Una notizia per la quale, per esempio, il sindaco di Bettola non sembra fasciarsi la testa. Nonostante Sandro Busca, attuale primo cittadino eletto con una lista civica, sia stato sostenuto proprio dal pd: “A Bettola prendeva il 20%, mentre con me ha preso il 42%, per cui significa che molta gente che non votava Pd che ci ha votato. A livello territoriale bisogna lasciare da parte l’appartenenza ai partiti, contano di più i programmi e le persone. Ci vantiamo di questo dato, cioè che nessuno può mettere un etichetta partitica sulla giunta di Bettola”. 

Il partito, comunque, è in fibrillazione a livello locale anche per la decisione di Gianluigi Molinari, segretario provinciale, di non autospendersi nonostante sia in corsa per le regionali. Il segretario ha promesso di rinunciare ad uscite politiche che possano creare una disparità di trattamento con gli altri pretendenti ai probabili due posti di consigliere regionale. Una proposta, però, che non ha convinto, non solo la minoranza interna ma anche esponenti della maggioranza “renziana” durante l’ultima direzione provinciale.  
Così il commento sull’azzeramento delle tessere a Bettola è stato affidato a Giorgia Buscarini, responsabile organizzativa del Pd piacentino: “Teniamo in considerazione che c’è ancora tempo per fare la tessera entro fine anno. Manca poco, è vero, però Piacenza soffre delle stesse dinamiche del nazionale. A Piacenza siamo comunque a quota mille iscritti,  un dato più che dignitoso. A Bettola – ha poi concluso – siamo in uan fase di ricostruzione, anche se non è stato facile, prima con il cambio di governo, poi con amministrative e regionali, organizzare il tesseramento”.