Primarie Pd, sfida Balzani-Bonaccini. Nel pomeriggio 1.464 votanti

AGGIORNAMENTO – Alle 17 i votanti piacentini alle primarie del centrosinistra erano 1464 in tutto il territorio, tra città e provincia. La sfida è tra Balzani e Bonaccini, entrambi del Pd: il vincitore sarà il candidato dello schieramento per la presidenza della Regione.  


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AGGIORNAMENTO – E’  il giorno le primarie regionali del centrosinistra nelle quali si sfidano i due esponenti del Partito Democratico Roberto Balzani e Stefano Bonaccini. Una sfida per la candidatura alla presidenza regionale che verrà decisa nelle elezioni del 24 novembre prossimo. sONO 39 i seggi tra Piacenza e provincia nei quali si vota da questa mattina alle 8 e si potrà votare sino a questa sera alle 20. A metà giornata l’affluenza era di poco inferiore ai mille votanti. Ricordiamo che il voto è aperto sino alle 20. 


Oggi, domenica 28 settembre, si vota per le primarie del Pd in Regione. In lizza, per raccogliere l'eredità lasciata da Vasco Errani, ci sono i candidati Roberto Balzani e Stefano Bonaccini. In allegato potete trovare l'elenco completo dei seggi. Si vota dalle ore 8.00 alle 20. Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità, dichiararsi elettori del centrosinistra e versare almeno 2 euro. 

Tra i votanti piacentini c'è stato anche l'ex segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani che questa mattina si è presentato, documento alla mano, nella sede dell'ex circoscrizione 2. Ad attenderlo, numerosi esponenti locali del partito. Tra loro anche l'assessore comunale ai Lavori pubblici e allo sport Giorgio Cisini che per stemperare la tensione del periodo elettorale si è presentato all'onorevole con una pinta di birra, ironizzando sulla nota parodia del comico Crozza. 

Ma dopo qualche sorso alla "chiara piccola" offerta da Cisini, l'ex segretario Pd è tornato sulle cose serie ma sempre stemperando la tensione. In particolare sul presunto rischio di scissione interna al partito con riferimento alle polemiche sulla riforma del lavoro e in particolare sull'articolo 18, Bersani ha pensato bene di tranquillizzare tutti, a partire dagli elettori: "C'è da stare tranquilli, e si tranquillizzi anche Renzi – ha detto – non ci sarà alcuna scissione", precisando che una norma analoga all'articolo 18 esiste anche in Germania ma solo qui in Italia ne facciamo una questione ideologica. 

Senza sbilanciarsi sulla sua scelta nelle urne, ha poi spiegato di aver parlato con entrambi i candidati alla successione di Errani consigliando di tenere sempre presente quanto la regione Emilia-Romagna sia una terra in cui l'innovazione è sempre stata al centro delle politiche e di proseguire su questa strada.