E’ arrivato a Mumbai, in India, dopo 150 giorni di viaggio incredibile, tutto via terra, senza mai prendere un aereo, attraversando luoghi straordinari e difficili, incontrando popoli, cercando e vivendo comunità, persone, situazioni di vita. Ma non è finita: il piacentino trentenne Claudio Pellizzeni di giorni di viaggio ne ha davanti altri 850. Un’infinità ovvero una scelta di vita. E’ quella che ha fatto abbandonando un lavoro da scrivania e costruendo il progetto Triptherapy: una sorta di blog nel quale Claudio racconta, passo dopo passo, il percorso di un giovane diabetico (da quando è bambino convive con l’insulina) che nonostante la malattia ha deciso di non lasciarsi tarpare le ali, di non vivere da invalido.
Un viaggio appassionante vissuto e comunicato con l’energia di un giovane che sta imparando a vivere spostandosi e riuscendo comunque a calarsi nelle realtà che incontra. Difficile immaginare esperienze che lascino segni più profondi nell'animo umano. Ora è a Mumbai, si diceva, o a Bombei, per dirla all’italiana. A breve scenderà verso il mare poi si cimenterà in un difficoltoso “barca-stop”, come l’ha definito, chiedendo un passaggio verso le isole Andamane su una tratta che non prevede collegamenti ufficiali. Dopodichè, Tailandia. E quando ci sarà arrivato non avrà concluso nemmeno il primo terzo della sua avventura che prevede l’Australia e da lì la grande traversata verso il Sudamerica (“ho già trovato il cargo che mi ci porterà” ha confermato). E poi ancora da un continente all’altro, verso l’Africa. Mille giorni di viaggio, mille giorni di vita, mille giorni da raccontare.