“Il Comune di Reggio Emilia da due settimane ha comunicato a Seta, che non ci sarà nessun aumento dei biglietti e degli abbonamenti del trasporto pubblico locale nel bacino provinciale reggiano. Non solo ma l'assessore comunale alla mobilità ha aggiunto che serve un vero piano per migliorare la qualità dei servizi, e che fino a quando non ci sarà ogni aumento verrebbe considerato dagli utenti come un'intollerabile vessazione", lo afferma il consigliere comunale Tommaso Foti (Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale) che aggiunge "e anche a Modena il Partito Democratico si è rifiutato di dire di sì agli aumenti prospettati da Seta”.
“Visto che di Seta, oltre che quello di Modena e Reggio, è socio anche il Comune di Piacenza, cosa aspetta ad assumere una decisione formale e rimandare al mittente la richiesta dei prospettati aumenti tariffari?" chiede Foti, che ribadisce: "Prendere tempo, decidendo di non decidere o, peggio ancora, decidere di farsi carico degli aumenti (con i soldi delle tasse dei piacentini), dimostra solo che a Piacenza non c'è il coraggio di alzare la testa”.
“Il pasticciaccio di Seta è stato fortissimamente voluto dall'assessore regionale Peri – ricorda il consigliere di Fd'I-AN – tant'è che lo stesso ebbe a promettere ingenti risorse economiche agli enti locali piacentini pur che partecipassero alla costituzione della società. E' possibile sapere se e quanto delle promesse dell'assessore regionale è stato mantenuto?”.
“A tacere del fatto – conclude Foti – che, come meglio di me sanno i dipendenti di Seta, ogni centro decisionale è stato trasferito a Reggio e a Modena, lasciando a Piacenza solo qualche residuale attività di facciata, solo per fare dire a qualche ingenuo, in buona o mala fede, che contiamo qualcosa. Ma così non è, e lo sanno tutti molto bene”.