Nelle moschee si preghi in italiano. E' la proposta choc di Forza Italia in Regione che, con i consiglieri regionali Gian Guido Bazzoni e Luigi Giuseppe Villani, ha chiesto alla Giunta "se non ritiene di dover attuare iniziative che agevolino prevenzione e controllo verso i fenomeni di estremismo islamico". E inoltre chiede all’Emilia Romagna "come valuta l'iniziativa di porre l'obbligo di proferire in lingua italiana preghiere e discorsi all'interno delle moschee o comunque dei luoghi dove i credenti musulmani si riuniscono".
Una proposta forte, che interesserebbe anche Piacenza con i suoi due centri islamici (su strada Caorsana e in via Mascaretti) che però è stata accolta freddamente all’interno di Forza Italia a livello locale. Il vice presidente vicario regionale, Fabio Callori, pur non smarcandosi, ha spiegato che “è un tema molto delicato, perché siamo in un momento difficile.. Quindi penso sia opportuno verificare quello che avviene in questi centri, che si faccia preghiera e non altro. Il fatto di adeguarsi alle nostre regole dovrebbe essere naturale, penso quindi che ci siamo molto da fare in concreto. E’ una proposta, bisogna continuare in questo senso ma sempre proponendo idee che possano avere un seguito e dare delle risposte in termini di sicurezza”.
Si è invece distaccato, pur apprezzandone la “ridondanza”, il consigliere regionale piacentino, Andrea Pollastri: “Non l’ho sottoscritta, anche se ha il pregio di tenere sotto i riflettori un problema che ha un certo fondamento. Non sono però convinto che questa sia una via percorribile. Però ha il pregio di tenere l’attenzione affiché i controlli e le verifiche vengano fatti”.