L'assessore all'Ambiente Luigi Rabuffi ha incontrato stamani, venerdì 22 agosto, presso il Municipio di Parma, i colleghi Gabriele Folli e Mirko Tutino, assessori all'Ambiente di Parma e Reggio Emilia, per discutere dei programmi realizzati riguardo la raccolta differenziata, per condividere le esperienze attuate e sviluppare collaborazioni su progetti futuri, anche in relazione alla condivisione, da parte dei tre Comuni, dello stesso gestore per la raccolta dei rifiuti. "La volontà comune è quella di mantenere un costante confronto per lavorare insieme e potenziare ogni giorno di più il porta a porta con l'obiettivo di avere sempre meno cassonetti per le strade della città. Avere cassonetti lungo le strade significa avere sporcizia, soprattutto quando i cassonetti non vengono utilizzati correttamente: giusto l'altro giorno da un'automobile in corsa ho visto gettare attraverso il finestrino una borsa finita direttamente a lato del contenitore. E questo porta a lungo andare ad una carenza di igiene".
Non si può a questo punto non affrontare la questione topi, ormai avvistati ogni giorno nelle più svariate zone di Piacenza.
"Ci sono diverse questioni da affrontare – spiega l'assessore all'Ambiente – in primis dobbiamo tenere presente che stiamo effettuando numerosi lavori di demolizione che potrebbero facilitare la fuoriuscita di ratti dalle proprie tane. Si pensi all'abbattimento del Palazzo ex Enel, che tra l'altro affianca l'area ex Camuzzi anch'essa abbandonata e quindi potenzialmente tana di alcuni esemplari. Pensiamo poi al fatto che il fiume Po quest'anno ha visto un innalzamento del proprio livello, motivo per cui alcuni gruppi di ratti potrebbero aver abbandonato le proprie sedi originarie per rifugiarsi in zone come Torrione Fodesta. Detto questo, però, non si può comunque parlare di allarme topi. E' un fenomeno sicuramente da monitorare, ma non siamo in presenza di un'invasione di ratti. Il mio pensiero è che quest'anno siano aumentate le segnalazioni dei cittadini perché si è cominciato a parlare diffusamente di questo tema, e così si sono moltiplicate le testimonianze e le fotografie".