“L’operazione Mare Nostrum compirà il primo anno a ottobre, ma non ci sarà il secondo compleanno”. Sono le parole con cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano annuncia lo stop al progetto d’accoglienza che ha portato la provincia di Piacenza a ospitare, in linea con le altre città, circa 150 migranti. “A Mare Nostrum – ha aggiunto il ministro – deve subentrare Frontex e l’Europa”. Una decisione che permetterebbe alla giunta Dosi di tirare un sospiro di sollievo dopo i grandi sacrifici che l’amministrazione ha fatto per trovare accoglienza agli stranieri accompagnati nella nostra città. Nonostante tutto l’assessore competente Stefano Cugini sceglie la strada della prudenza.
“Quelle di Alfano sono anche parole di buonsenso, però bisogna vedere cosa accadrà dopo Mare Nostrum. Al termine di questa operazione l’Europa dovrà accettare di prendersi in carico il problema, riconoscere all’Italia il ruolo che fino ad oggi ha giocato e iniziare ad aiutare queste persone direttamente nei loro territori: solo così le parole di Alfano acquisteranno importanza. Però preferisco aspettare perché queste esternazioni d’agosto rischiano di finire in un cassetto già a settembre”.
“Fermare l’operazione Mare Nostrum non deve significare tirarsi indietro, bensì cercare nuove strade più efficaci per tutti, migranti e cittadini italiani: è inutile infatti nasconderlo, questa situazione ha creato difficoltà anche alla nostra popolazione. Mercoledì scorso l’ho spiegato direttamente anche a un gruppo di profughi: si devono mettere nei panni dei tanti piacentini senza casa e senza lavoro, perché è vero che arrivano da situazioni di disperazione, ma è altrettanto vero che giungono in uno Stato, sicuramente in condizioni di gran lunga migliori, ma che comunque vive una situazione di difficoltà”.