Per molti è un gioco, per altri uno sport. Per alcuni è qualcosa di più, molto vicino a una fede, a un credo che non ti lascia mai, neppure nel momento più difficile. Lo hanno dimostrato gli ultras del Piacenza calcio, nel salutare per l'ultima volta Stefano Casali il compagno di tanti cori e trasferte, pianti e sorrisi, sempre dietro alla stessa maglia, quella biancorossa, che ha onorato in curva fino a quando ha potuto.
Il 40enne, venuto a mancare nella notte tra domenica e lunedì mattina ha ricevuto l’ultimo saluto dalla “sua” curva, quella del Piacenza Calcio. Sono davvero tanti i sostenitori biancorossi che alle 15 di oggi pomeriggio si sono radunati vicino allo stadio “Garilli”, proprio all’ingresso della Curva Nord dove l’uomo aveva condiviso con loro la passione per i colori della formazione cittadina per tanti anni. Per una volta Stefano i cori non li ha fatti, ma li ha ricevuti, lui che è stato uno dei volti storici del tifo biancorosso. Il feretro del “Casa”, come veniva affettuosamente chiamato dagli amici di una vita è stato avvolto da un lungo abbraccio fino a Santa Maria di Campagna, dove ha avuto luogo il funerale.
Commoventi i messaggi di addio apparsi sui social network “La vera amicizia non consiste nell'essere inseparabili,ma nell'essere in grado di separarsi senza che cambi nulla”, scrive una sostenitrice; altri ancora: “Un’altra stella bianca e rossa brillerà sopra il nostro stadio…” oppure “Terremo alta la nostra bandiera per onorare la tua memoria, riposa in pace”
D'ora in poi, tra gli striscioni che coloreranno ogni partita del "Piace", ogni domenica, a molti ultras sembrerà comunque di sentirlo cantare ancora, per fondersi a loro in un unico coro.