È attraverso le storie degli Appennini e non solo che continua il viaggio musicale proposto dall'Appennino Festival 2014: il 2 agosto la kermesse fa tappa a Pradovera di Farini alle 21.30 e mette in calendario un vero e proprio ballo all'aperto con tanto di pista di legno tra i pascoli sulla quale si alterneranno Andrea Capezzuoli all'organetto, il cantastorie lombardo Giancarlo Galli e Keith Easdale, autentico talento della cornamusa scozzese che già era stato particolarmente apprezzato nelle scorse edizioni dell'Appennino Festival e che, c'è da credere, anche quest'anno non deluderà le attese.
Il tutto ovviamente, come è tradizione della kermesse, si terrà in un angolo suggestivo dell'Appennino piacentino quale è il piccolo borgo di Pradovera, nel comune di Farini e in particolare la località Acqua Nera: proprio lì infatti, nello splendido scenario naturalistico della panoramica Pradovera-Coli a 1100 metri di altitudine, risuoneranno le storie e le leggende dell'Appennino grazie a strumentisti e cantori di unico talento.
Per quanto riguarda Capezzuoli, l'organettista, cantante, suonatore di cornamusa, compositore e arrangiatore é stato fondatore di molti gruppi folk: i Terantiqua, La Magiostra, i Musicanta, i Din delòn, oltre che organettista dei gruppi Picotage (musiche francesi), ‘O Calascione (musiche del sud Italia) e cornamusista del gruppo di musica antica La chambre du Roy René. Nel 2006 ha fondato Andrea Capezzuoli e Compagnia, un progetto poliedrico di musica folk italiana con contaminazioni provenienti da tradizioni d’oltre oceano; insieme al saxofonista della Compagnia, Luca Rampinini, ha inoltre fondato JAMtrad duo, una formazione dedicata al repertorio da ballo che fonde suoni folk e atmosfere jazz. Dal 2007 è organettista del gruppo genovese BandaBrisca e con il cornamusista francese Michel Esbelin ha costituito nel 2009 Charlot et toinou, duo specializzato nella musica d’Auvergne, regione del centro Francia, patria della bourrée.
Diverso invece è il retroterra musicale proposto da Easdale, una vecchia conoscenza per i piacentini e un nome importante per l'Appennino Festival che con la sua presenza si è garantito un concerto di sicuro fascino e di incredibili sorprese: il musicista infatti farà respirare, nel suggestivo contesto naturalistico dell'alta Val Nure, un po' di atmosfere della sua terra scozzese grazie a una performance che lo vedrà protagonista insieme alla sua fida e immancabile cornamusa e ai tin whistles, oltre a numerosi musicisti locali e al cantastorie Galli che intratterrà il pubblico con le vicende e le trame tramandatesi nei secoli negli Appennini.
Il concerto comunque offre, come ormai tradizione, la possibilità di scoprire uno degli angoli più incantevoli dell'alta Val Nure e della strada panoramica di Pradovera: il piccolo e suggestivo borgo vanta infatti una storia che si lega alla Rocca costruita nel XII secolo e distrutta dai francesi nel Cinquecento, dopo essere stata centro strategico e possedimento dei Balbi, Peveri, Pallavicino, Arcelli, Scotti Fulgosio e Visconti che innalzarono il paese a Contea nel 1438.