Hanno ancora tempo le persone che da mesi occupano lo stabile disabitato di via X Giugno di proprietà dell'ex Camuzzi. Si è conclusa così una mattinata di trattative che hanno visto come protagonisti, oltre ai sei occupanti (tutti italiani e tutti in difficoltà, senza un lavoro e senza una casa), i rappresentanti della Polizia municipale di Piacenza e anche alcuni esponenti del Nucleo antagonista piacentino con il consigliere comunale Carlo Pallavicini in testa. I muratori, mandati dal curatore che gestisce la parte immobiliare del patrimonio della società proprietaria, si sono limitati a chiudere gli ingressi secondari ma – come hanno fatto presente i vertici della Municipale – dovranno attendere che si completi l'iter burocratico con tanto di richiesta formale di rientrare in possesso dell'immobile. Sino ad allora gli occupanti non possono comunque essere lasciati in mezzo a una strada.
Sono iniziate le operazioni di sgombero dei locali dell'ex Camuzzi di via X Giugno, a due passi dal centro di Piacenza. Locali vuoti e occupati da tempo da alcune famiglie in difficoltà. "Sono perlopiù giovani che non hanno un lavoro, tra loro c'è anche una ragazza di 21 anni incinta, non possono essere sbattuti in mezzo alla strada". E' la presa di posizione di Carlo Pallavicini del Nucleo antagonista piacentino e consigliere comunale che questa mattina era presente in via X Giugno con alcuni compagni del Nap. Il tentativo era quello di evitare lo sgombero o quantomeno di posticiparlo per fare in modo che non si generassero situazioni critiche. La polizia municipale era presente in forze e pare comunque che il proprietario dell'immobile – che non è pubblico ma privato – sia intenzionato a rientrarne in possesso, tant'è che già questa mattina i muratori stavano chiudendo alcuni ingressi secondari per evitare altre sorprese.
"Quello che fa specie – prosegue Pallavicini – è che in questo comune ci sono tantissimi appartamenti sfitti, sia di privati sia dell'Acer, e alla luce di questo è inaccettabile che ci siano persone che non hanno idea di dove andare a dormire la notte".
Resta il fatto che il proprietario di uno stabile può legittimamente pretenderne la disponibilità quindi il problema ora passa nelle mani dell'amministrazione.