Dieci anni di Bascherdeis, gli artisti di strada attirano migliaia di turisti

Strepitoso successo per la seconda giornata della decima edizione dei Baskerdeis di Vernasca che, complice un clima piu clemente di sabato, ha fatto registrare un notevole afflusso di pubblico, confermando il festival internazionale degli artisti di strada come punta di diamante degli eventi culturali nel territorio piacentino, capace di attrarre turisti anche di altre province, entusiasmandoli con una kermesse capace di soddisfare ogni esigenza. Perchè la peculiarità dei baskerdeis è proprio questa: la capacità di offrire intrattenimento per giovani, famiglie, bambini e adulti nello stesso luogo. Oltre 40 compagnie internazionali, spettacoli di giocoleria, circo contemporaneo e musica di ogni genere, hanno entusiasmato il pubblico dal pomeriggio alla sera, per terminare a notte fonda con il classico appuntamento nella suggestiva cornice dell'antica Pieve a ritmo di balli infuocati.

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Una macchina organizzativa ormai rodata e una popolazione partecipe e aperta all'afflusso massiccio dei turisti (bar, stand di cucina e minimarket aperti fino a mezzanotte) sono certamente da annoverare come importanti concause di questo successo, come ha spiegato Ewan Colsell, giocoliere scozzese autore di numerosi spettacoli alla prima esperienza ai baskerdeis, dopo la partecipazione lo scorso anno al programma televisivo Italia's got talent: “E' veramente piacevole fare spettacoli qui. Il pubblico è meraviglioso, una marea di gente. Sono quindici anni che faccio questo mestiere, ma prima di partcipare a Italia's got talent ci ho pensato molto. Avevo paura che un numero sbagliato potesse portarmi cattiva pubblicità, ma alla fine è andato tutto bene”. Giocoliere per professione, Ewan ha aggiunto: “Certo non è un lavoro che mi permette di comprarmi un castello, ma è comunque un lavoro e un festival come questo in grado di pagare un giusto cachet, a differenza di molti altri festival, onora il mestiere”.  

Unica nota dolente dal punto di vista logistico il divieto di parcheggio all'interno del paese. Una scelta che ha di certo preservato Vernasca da un'invasione di auto disordinatamente parcheggiate, ma che ha al contempo introdotto altri disagi. Chi proveniva da Piacenza in auto, per ordine dei vigile presenti, l'ha dovuta parcheggiare tra i quattro e i sette kilometri di distanza e attendere la partenza di uno dei tanti bus-navetta che hanno fatto la spola tra i parcheggi e Vernasca per tutta la giornata. Un'attesa che però è diventata a tratti estenuante nelle ore di punta a pomeriggio inoltrato con attese anche superiori all'ora per poter godersi il festival. Un disagio che ha addirittura indotto alcuni, estenuati per l'attesa e il caldo, a fare ritorno a casa senza nemmeno aver potuto avvicinarsi a Vernasca. Più fortunati coloro che hanno raggiunto il paese da Fidenza sul versante parmense e hanno potuto parcheggiare l’auto sulla statale a non più di 2 km dal centro, potendo poi proseguire a piedi l'ultimo tratto di strada.