La nuova legge sul cinema e audiovisivi della Regione Emilia-Romagna

La creazione di un vero e proprio distretto diffuso del cinema, di nuovi strumenti per sviluppare opportunità imprenditoriali per la crescita ed il consolidamento di tutta la filiera dell’audiovisivo, il potenziamento della Film Commission regionale, con compiti di coordinamento delle iniziative regionali oltre che di attrazione delle produzioni sul territorio.

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Sono questi i principali obiettivi della nuova legge “Norme in materia di cinema e audiovisivo”, approvata dall’Assemblea legislativa il 22 luglio scorso, in cui la Regione Emilia-Romagna promuove, sostiene e valorizza, in un programma triennale, le attività cinematografiche ed audiovisive, riconoscendole come importante strumento per la crescita culturale, sociale ed economica del territorio.

 

L’Emilia-Romagna, che vanta una delle reti di sale cinematografiche più efficienti d’Italia, si era dotata finora di una legge che disciplina la diffusione dell’esercizio cinematografico a livello regionale (L.R. 12/2006), e aveva sostenuto la digitalizzazione dei sistemi di proiezione delle sale stesse, governando la materia attraverso la legge 13/1999 “Norme in materia di spettacolo”. Con l’attuale provvedimento si mette quindi a sistema tutta la materia che riguarda ben 4 assessorati ( Cultura, Attività produttive, Formazione professionale, Turismo) dando maggiore impulso alle politiche regionali e permettendo di sviluppare nel modo più appropriato le potenzialità insite nel settore cinematografico e audiovisivo.

 

In particolare la legge promuove e sostiene: rassegne, festival e altri eventi, in grado ad accrescere e qualificare la conoscenza e la capacità critica da parte del pubblico; la ricerca ma anche la raccolta, la catalogazione, la conservazione e la valorizzazione della documentazione cinematografica e audiovisiva. Non manca il sostegno a progetti di alfabetizzazione del pubblico e alla diffusione di opere cinematografiche e audiovisive di particolare interesse culturale e di interesse regionale.

 

La Regione, sostiene poi la crescita e il rafforzamento competitivo del settore multimediale, con lo sviluppo dell’imprenditorialità, in particolare giovanile, lungo tutta la filiera produttiva, attraverso la formazione professionale di addetti funzionali allo sviluppo del settore e anche con l’apporto di nuovi modelli e concetti di impresa, la creazione di reti di imprese e di luoghi di aggregazione imprenditoriale nelle città. Importante sostegno anche alla ricerca, all’innovazione tecnologica, con l’utilizzo delle tecnologie digitali a supporto dei processi creativi, della produzione, distribuzione e conservazione dei contenuti e delle opere. Il sostegno della Regione andrà anche ad attrarre investimenti produttivi per l’insediamento di imprese e all’offerta di nuove opportunità occupazionali e professionali ed infine alla promozione internazionale e allo sviluppo di partenariati internazionali.

 

 

 

 

La Regione supporta anche l’esercizio cinematografico, con l’obiettivo di qualificare e diversificare l’offerta. Per favorire la funzione di aggregazione sociale esercitata dalle sale cinematografiche, in particolare nei centri storici e nelle aree svantaggiate, sostiene specifici progetti volti a migliorare, accrescere e diversificare l’offerta di servizi e di produzioni culturali, nell’ambito della programmazione cinematografica. La Regione sostiene le sale d’essai, riconosciute ai sensi della normativa statale, ed i circuiti relativi al piccolo esercizio cinematografico.

 

L’Emilia–Romagna Film Commission nell’ambito della legge ha il compito di attrarre le produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e straniere, con l’offerta di servizi di supporto e facilitazioni logistiche e organizzative, in collaborazione con gli enti locali e i soggetti pubblici e privati del territorio. Si occupa inoltre di promozione e strategie di comunicazione riguardanti il territorio regionale e di iniziative per la promozione degli autori e della produzione cinematografica e audiovisiva, con particolare attenzione ai giovani.

 

 

I dati in Emilia-Romagna

Negli ultimi anni in Emilia-Romagna si è sviluppato un distretto del multimediale (in provincia di Bologna) che copre circa un terzo del tessuto imprenditoriale della regione, e si trovano eccellenze  come la Fondazione Cineteca di Bologna (un centro di rilievo internazionale per la promozione, conservazione e restauro del patrimonio cinematografico) ed alcuni festival internazionali, come il Biografilm Festival ed il Future FilmFestival .

La filiera produttiva del settore cinematografico e produttivo in Emilia-Romagna si avvale di circa 3800 addetti e 800 unità locali di imprese, come rilevato da una recente ricerca realizzata della Fondazione Rosselli. Dati che posizionano l’Emilia-Romagna al quarto posto nella graduatoria nazionale per numero di imprese, al quinto per numero di occupati e al sesto per valore aggiunto prodotto. Si tratta per lo più di piccole aziende, con un numero di addetti che è circa la metà della media nazionale.

 

La legge sarà finanziata da risorse regionali ( poco più di un milione di euro già oggi destinati al settore in altre leggi)  e da risorse conferite alla Regione dallo Stato e dall’Unione Europea dalla nuova programmazione 2014-2020 (circa 1 milione di euro l'anno per 6 anni, grazie ai fondi strutturali Fesr  delle Attività Produttive, e altre risorse dai fondi FSE della Formazione professionale e dai programmi Media del Creative Europe). L’ Emilia-Romagna Film Commission svolgerà il ruolo di coordinamento fra gli assessorati coinvolti per la gestione del Fondo per l’audiovisivo (Film Fund).