Bilancio, Iren accende il dibattito. Foti e Raggi: vendere. Timpano: non ora

Il Bilancio di previsione 2014 è il macrotema di cui si discute oggi in Consiglio comunale, dopo una prima seduta “saltata” per mancanza del numero legale. Entra nel vivo dunque il confronto sugli emendamenti presentati all’ordine del giorno dai vari consiglieri. Sono dodici in tutto e si parte subito prendendo in esame quello del consigliere di Forza Italia Filiberto Putzu nonostante fosse tra gli ultimi. E’ stato lo stesso Putzu a chiedere che venisse posto subito all’attenzione del consiglio, la sua richiesta è stata accettata e dopo una breve discussione il suo orgine del giorno è stato approvato. Riguarda la proposta di aggiornare periodicamente e regolarmente il consiglio comunale sui percorsi e le trattative relativi alla dismissione delle aree di proprietà del Demanio e in particolare delle aree militari per cui sono già in corso confronti, anche a Roma. Si pensi, ad esempio, all’ex Pertite.

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Il consigliere Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) ha proposto un ordine del giorno in cui si chiede di valutare la possibilità di cedere le partecipazioni del Comune in «società non più strategiche come Iren nel caso in cui le alienazioni di immobili comunali andassero deserte». Sulla stessa lunghezza d’onda si è messo anche consigliere Samuele Raggi (Italia dei valori), che giudica quella in Iren una “presenza” non più conventiente per l’amministrazione piacentina. L’assessore Francesco Timpano ha risposto nel merito sostenendo che l’attenzione del Comune è e sarà massima per valutare la convenienza della partecipazione in Iren – benchè fino al 2017 sia vincolata – ma che comunque, attualmente, tale convenienza esiste: i dividendi sono aumentati e soprattutto esiste la possibilità, in un prossimo futuro di entrare nella nuova società mista che gestirà i vari servizi anche a Piacenza. In ogni caso, la valutazione su quali partecipazioni siano o meno convenienti andrà fatta, secondo Timpano, in consiglio; e non solo quella in Iren la cui presenza del Comune, in questo momento, «è strategica». L’assessore ha comunque affermato che accoglierà come «raccomandazione» gli ordini del giorno di Foti e Raggi.

Mira Quagliaroli (M5S) ha annunciato il voto favorevole ad entrambi gli ordini del giorno di Foti e Raggi ma ha sottolineato come l’annunciata possibilità di entrare nella nuova società mista di servizi rappresenti la prova che la gara d’appalto sia in qualche modo “falsata”: «Pare chiaro che di Iren non ci libereremo più».

Carlo Pallavicini (Rifondazione comunista) ritorna sul tema, già sviscerato in mille occasioni, del mancato rispetto della volontà popolare in tema di acqua pubblica e ribadisce la dura critica alla maggioranza, anche sul tema in questione, nonostante la presa di posizione recente di David Santi, segretario Prc, liquidata da Pallavicini come «un’email inviata alle redazioni per errore».

Lucia Rocchi e Roberto Colla annunciano il non voto su entrambi gli ordini del giorno.

Anche il sindaco Paolo Dosi entra nel merito dei due ordini del giorno sulle partecipazioni comunali. La trasformazione in raccomandazione dei due orgini del giorno – criticata da Foti – è legata, dice Foti, alla complessità di un argomento che merita invece approfondimento. Una sorta di accoglimento a metà con l’intenzione di discuterne in modo più appropriato. «In caso in cui non dovesse essere accettata la trasformazione in raccomandazione – dice Dosi – mi sentirei di consigliare il voto contrario».

Sul tema, appena prima del voto, interviene con una nota a consiglio in corso anche Michele Bricchi del Pd: «Trovo scandaloso che da parte di alcuni consiglieri comunali si proponga al Comune di Piacenza di vendere le partecipazioni in società come IREN e SETA, che da sole occupano qualcosa come 800 lavoratori. Detto che nel quadro attuale lo strumento della partecipazione funziona bene, ben venga infatti anche il ruolo di socio "socialmente responsabile" del Comune di Piacenza».

Alla fine, con 13 voti contrari e 8 favorevoli, l'ordine del giorno presentato dal consigliere Foti non è stato approvato.