Pur non negando le distanze "con una parte della maggioranza" del Pd ("quella che si accorge del problema dei lavoratori solo quando si toccano gli interessi degli amici"), Rifondazione Comunista di Piacenza è pronta a votare il Bilancio previsionale del Comune che tra mercoledì e giovedì vivrà gli atti finali. Questa la nota diffusa dal segretario David Santi in cui è contenuto un plauso al Comune per la manovra che "non lascia indietro gli ultimi", ma anche qualche stoccatina al Pd, con cui la frattura resta assai profonda.
"Fra domani e dopodomani il Consiglio Comunale di Piacenza voterà il Bilancio di previsione per l’anno 2014, atto politico di primaria importanza e condizione fondamentale per realizzare gli obiettivi indicati nel programma di governo della città. Un Bilancio, nonostante tutto, positivo che Rifondazione Comunista sosterrà con lealtà. E lo farà nonostante alcune scelte assunte dall’Amministrazione sul tema dei beni comuni (in particolare la gestione del servizio idrico integrato mediante gara a doppio oggetto) che segnano una distanza non solo con Rifondazione Comunista ma soprattutto con il Comitato promotore dei referendum e con tutti i cittadini che hanno chiesto la ripubblicizzazione. Nonostante una visione sul futuro dei servizi pubblici (nidi, mense, ASP, trasporto pubblico locale) che ha trovato in Consiglio Comunale una pericolosa assonanza tra una fetta del PD e parte della minoranza e che prospetta una gestione sempre più “privatistica” dei servizi. Visione che Rifondazione Comunista contrasterà con forza. E sosterrà il bilancio 2014 nonostante la distanza che separa Rifondazione Comunista – da sempre dalla parte dei lavoratori, soprattutto quando vengono sfruttati e strumentalizzati – da una fetta della maggioranza, che sembra accorgersi dei problemi dei lavoratori solo quando si toccano gli interessi amici. Ma al netto di questi temi, per i quali bisognerà cercare una sintesi, Rifondazione Comunista sosterrà questo bilancio perché ha fortemente voluto e condiviso con la Giunta del sindaco Dosi l’obiettivo di destinare, anche quest’anno, la maggior parte delle risorse al sostegno delle persone in difficoltà e a ridare una speranza ai nostri giovani. Una scelta per nulla scontata. Una scelta che fa la differenza. Una scelta di sinistra. I numeri parlano chiaro. Sul totale delle spese correnti 2014 (stimato in € 105.971.145) il Settore Sociale impatta per oltre il 24%, equivalente a € 25.832.080, in pratica un quarto di tutta la spesa che il Comune di Piacenza sostiene. Il dato è ancora più significativo se si pensa che il 20,1% delle spese correnti (oltre 21 milioni di €) riguarda il funzionamento della macchina comunale (spesa difficilmente comprimibile) e una quota analoga (altri € 20.200.000) rappresenta, di fatto, una partita di giro per la gestione del ciclo dei rifiuti: raccolta, spazzamento, smaltimento, bollettazione. E così, scomputando queste spese, la quota di bilancio dedicata al Settore Sociale si attesta a circa il 40% del totale della spesa corrente, in aumento rispetto allo scorso anno di 1 milione di euro. Una spesa che si fa carico, con realismo e senza tanti fronzoli, con coraggio e senza ambiguità, dei mutamenti demografici e dei flussi migratori che la crisi sta determinando e che si traduce in fallimenti, licenziamenti, disoccupazione, povertà. Della spesa sociale, il 71,9% (ben 18.649.300 €) è infatti destinato ad affrontare il fenomeno della non autosufficienza fra gli anziani e i disabili; il 17% è destinato ai minori (che supera il 20% comprendendo i minori stranieri non accompagnati), il 4,4% agli adulti e così via. Ma non c’è solo il sociale. Come non rilevare l’incremento di dotazione sui capitoli di spesa legati allo Sviluppo Economico (+ 74,76% rispetto al 2013, attestandosi a € 837.445) ed ai Servizi produttivi (+ 54,29% sul 2013, attestandosi a € 1.350.860). Una dotazione che, seppur su valori molto meno rilevanti del Settore Sociale, lascia intravedere una nuova politica comunale a favore dell’intraprendenza imprenditoriale, soprattutto giovanile. Utile a creare nuove opportunità occupazionali, nuovo lavoro. Per quanto riguarda le altre voci, l’aumento di dotazione sulle funzioni di Pubblica Istruzione – che si attesta a € 10.422.485 con un aumento di circa € 300.000 rispetto al 2013 – è un segnale di attenzione ai nostri ragazzi che merita un plauso. Così come il mantenimento (medio) delle risorse sulle altre funzioni rappresenta un indice di sufficiente sostenibilità. Di fronte a questi dati c’è ben poco da dire. Bravo il Comune di Piacenza che non dimentica gli ultimi. Male, malissimo il nostro Governo che, invece, davanti a questa situazione di forte disagio sociale, taglia i trasferimenti ai Comuni in una logica di “menefreghismo istituzionale” che lascia allibiti e che replica le peggiori esperienze degli ultimi anni. Così a Piacenza, rispetto al 2013, ci troviamo con meno € 1.000.000 sul Fondo di Solidarietà Comunale e meno € 7.300.000 di trasferimenti. Bell’affare… Per questi motivi, convinti che anche grazie a questo bilancio, a Piacenza, gli ultimi sono un po' meno ultimi, il nostro Partito promuove il bilancio 2014 e nello stesso tempo chiede al Sindaco di aprire una nuova fase di confronto fra le forze politiche che sostengono la maggioranza, per riscrivere la mappa delle priorità e per sostenere quelle esperienze pubbliche – specie nel campo sociale e in quello educativo – che hanno fatto del Comune di Piacenza un esempio raro di virtuosità e di professionalità. E di cui, caro Sindaco, noi tutti dobbiamo andare fieri".