La chiesa del Carmine uno spazio per l’arte contemporanea e gli artisti piacentini viventi? “Perché no?”. Non lo ha escluso, anzi, l’idea l’ha lanciata lo stesso assessore alla Cultura, Tiziana Albasi, nel rispondere alle polemiche che erano sorte nelle scorse settimane alla diffusione della notizia che, proprio nella preziosa cornice di via Borghetto aperta al pubblico e in vista di Expo, potesse essere allestita una mostra di Giò Pomodoro. Una scelta e un accostamento (Pomodoro artista-pomodoro prodotto agricolo del territorio) che proprio non era piaciuta agli artisti piacentini, come avevano testimoniato le dure critiche arrivate da alcuni dei maestri delle arti figurative locali, come Armodio, William Xerra, Alberto Gallerati e Giuseppe Tirelli.
“L’ex chiesa sarà sicuramente destinata alla valorizzazione culturale, che però deve passare attraverso le idee che arriveranno dai cittadini e il dialogo in consiglio comunale. Certamente, però, sarà una destinazione culturale e polifunzionale” ha assicurato l’assessore, che poi ha risposto, pur non volendo entrare in polemica, agli artisti che l’avevano attaccata: “La mostra su Pomodoro è uno dei progetti arrivato al tavolo dell’Ats (associazione temporanea di scopo) per Expo ma non è stato deciso nulla di definitivo. Personalmente sono allergica alle polemiche, quindi tutte le richieste saranno tenute in considerazione. Gli artisti piacentini sono straordinari e, perché no? questo potrebbe diventare in futuro uno spazio destinato all’arte contemporanea e agli artisti piacentini viventi”.