E’ stata sopra le aspettative, la partecipazione in mattinata, sabato 19 luglio, al presidio del Nap (Network Antagonista Piacentino) in solidarietà al popolo palestinese, che in questi giorni sta vivendo momenti davvero cruenti con l’attacco da parte dell’esercito di Israele alla Striscia di Gaza. Dopo la fiaccolata dei giorni scorsi con varie associazioni locali ed i sindacati, oggi il Nap ha manifestato da solo, idealmente, ma sostenuto da un centinaio di persone e con slogan molto forti, come ha spiegato Carlo Pallavicini, consigliere comunale della Sinistra per Piacenza: “Sì, perché quello che stiamo vedendo risponde solo a una definizione: imperialismo fascista da parte dello stato di Israele. Perché, nel momento in cui si invoca la pulizia etnica, si ricorre ai bombardamenti sui civili e gli inermi con scuse per giustificare fini economici per noi è fascismo. E il nostro striscione era molto chiaro: Israele Quarto Reich”.
Al corteo, che dal liceo Respighi si è snodato lungo il Pubblico passeggio, hanno partecipato anche lavoratori protagonisti in passato delle lotte al polo logistico, che hanno annunciato la volontà, per la prossima settimana, di tenere in città un'altra protesta per i facchini dell'Ikea licenziati.
IL COMUNICATO DEL NAP
Sabato 19 tutti gli antifascisti, i resistenti, gli esseri umani rimasti tali si trovano con il NAP alle 10:30
davanti al Liceo Respighi per chiedere l'immediato stop del massacro del popolo Palestinese e la fine dell'occupazione imperialista Israeliana.
Solidarizzare con un popolo che resiste significa far vivere lo spirito di altre cento battaglie: quella contro il dominio di classe che l'imperialismo israeliano perpetra a suon di bombe e muri divisori e che a Piacenza viviamo a IKEA, quella contro la devastazione dei territori che Israele concretizza con la recinzione e devastazione e che in Italia viviamo in Val Susa.
Non un presidio simbolico e sterile quindi, ma l'occasione per parlare di lotta e prendere posizione senza se e senza ma contro Israele. Per la pace nella giustizia, restiamo umani e muoviamo il culo!
NO FASCISTI O NAZIONALISTI: essere antimperialisti significa essere contro la violenza di classe espressa da Israele o da qualunque entità statuale che se ne faccia interprete, non a favore degli egoismi piccolo-borghesi o dell'antisemitismo. Razze e religioni sono problemi della borghesia, non nostri.
NO IPOCRITI: la ragione sta tutta dalla parte del popolo Palestinese, gli unici israeliani benvenuti sono quelli che condannano senza se e senza ma l'operato del loro governo e le modalità di nascita del loro stato!