“Cassa in deroga a rischio per 1500 piacentini, ma il Governo è fermo”

Anche Cgil, Cisl e Uil parteciperanno al presidio di martedì prossimo, 22 luglio, a Roma di fronte al Parlamento. Una manifestazione per protestare contro la mancata erogazione della cassa integrazione in deroga ai lavoratori da parte del governo, una giornata presentata questa mattina da Gianluca Zilocchi, segretario provinciale della Cgil, Ivan Bersani della Cisl e  Massimiliano Borotti della Uil. "Gli ammortizzatori sociali in deroga interessano 1500 lavoratori piacentini e hanno bisogno di finanziamenti per poter essere mantenuti ed erogati" spiega Zilocchi. "Il Governo ha stanziato 400 milioni di euro che però sono in grado di coprire solo il primo trimestre del 2014, vale a dire fino a marzo: serve almeno il triplo per chiudere l'anno, 1 miliardo e 200 mila euro. Il Governo però è fermo e non si sta muovendo per reperire le risorse necessarie, per cui diventa fondamentale protestare per chiedere la salvaguardia dei 1500 lavoratori piacentini e dei 32mila in tutta la regione".

Radio Sound

Il lavoratori attualmente in cassa integrazione in deroga provengono per il 70 per cento dal commercio e dall'artigianato, per il restante 30 per cento dall'edilizia, settore alimentare,  meccanica, abbigliamento e cooperative. Proprio su quest'ultimo punto si apre un secondo scenario: "Il Governo sta pensando di riformare il sistema degli ammortizzatori sociali in deroga e una prima ipotesi parla proprio di escludere alcune categorie lavorative come i soci delle cooperative. Anche su questo chiediamo garanzie".

I sindacati manifestano preoccupazione anche in merito all'abolizione delle Province: "I dati in nostro possesso provengono dall'Osservatorio del Lavoro della Provincia: è la dimostrazione che l'Ente di via Garibaldi ha sempre lavorato bene, con personale competente e dedizione. Ora che la Provincia verrà riformata e stravolta, chi si occuperà dei lavoratori piacentini?".