Intorno a mezzanotte la volante di polizia stava viaggiando in via Primogenita quando, all'incrocio con via Capra, uno dei due agenti a bordo della vettura ha notato la propria bicicletta rubata la sera prima condotta da un senegalese di 33 anni che stava viaggiando a fianco di un amico a piedi, un tunisino di 30 anni. Quest'ultimo, non appena ha visto la volante, è fuggito dentro un bar mentre l'altro è rimasto sul posto e ha provato a spiegare la provenienza della bicicletta dicendo di averla acquistata da un altro tunisino sempre in zona pochi minuti prima.
Entrando nel dettaglio il senegalese ha spiegato agli agenti che il venditore aveva proposto un prezzo pari a 35 euro che lui era riuscito a portare a 25 dopo una lunga contrattazione. Ha aggiunto addirittura che aveva fatto appena in tempo a cedere al nordafricano la banconota da 20 euro quando è arrivata la polizia e quest'ultimo era fuggito prima di farsi consegnare il biglietto da 5 euro. Una spiegazione molto dettagliata che ha permesso al senegalese di evitare la denuncia per furto, ma non quella per acquisto di merce di incauta provenienza.
Scena simile ieri pomeriggio, mercoledì 17 luglio, ai Giardini Margherita dove una giovane ha notato un 36enne rumeno a bordo della sua bicicletta rubata giorni prima. La ragazza ha chiamato i carabinieri che hanno raggiunto l'uomo. Quest'ultimo ha ammesso il furto ed è stato denunciato.