La viabilità con le novità introdotte dal comune è senza dubbio l’argomento caldo di questa estate piacentina, per ora decisamente fresca. Dopo le discussioni su viale Dante e poi via Raffalda, negli ultimi giorni a tenere banco solo le polemiche sulle cosiddette parigine del Corso e ancora più di recente sui nuovi posti auto a pagamento in piazzale Marconi, di fronte alla stazione ferroviaria. Contro le parigine sono insorti i commercianti, lamentando un calo dei clienti; contro le nuove righe blu è sbottato Ettore Fittavolini dell’Associazione pendolari che parla di “cavolata pazzesca”. Un’ondata di critiche che ha investito il Comune e in particolare l’assessore alla viabilità Giorgio Cisini al quale abbiamo chiesto come venga vissuta dal suo ufficio e dalla sua amministrazione questa situazione. “La stiamo vivendo molto serenamente – dice, senza pensarci troppo – E’ la serenità di chi è consapevole di stare lavorando nell’interesse pubblico senza condizionamenti da parte di interessi privati”. Nello specifico, poi, Cisini sottolinea di non aver fatto nulla di trascendentale, di non aver messo in atto alcuna rivoluzione ma, semmai, di aver ottimizzato alcune situazione. Per quanto riguarda il Corso e le “parigine della discordia” ribadisce di aver reso più sicura “una pista ciclabile che esisteva già da molto tempo, anche da prima dell’arrivo di certi esercenti” e di aver evitato le cosiddette soste selvagge in un punto del Corso nel quale erano già vietate. E questo l’assessore ci tiene a sottolinearlo: sulla ciclabile non si poteva sostare da prima dell’introduzione delle parigine, semplicemente però questo avveniva. “Avremmo potuto mettere un vigile 24 ore su 24 – aggiunge – ma anche questo non avrebbe fatto piacere a qualcuno e senz’altro sarebbe stata un’azione che andava contro il senso civico e l’intelligenza della stragrande maggioranza dei cittadini”. Magari la presenza della Polizia municipale verrà rafforzata per tutelare le aree di carico scarico delle quali devono poter usufruire i commercianti e gli esercenti, che Cisini invita a rivolgersi ai vigili qualora non dovessero riuscire a farlo.
Per quanto riguarda piazzale Marconi, l’assessore alla viabilità ribalta il problema: “Più volte abbiamo ricevuto segnalazioni, anche grazie agli organi di informazione, di cittadini che lamentavano problemi di ingorghi spesso causati da chi sostava in maniera inopportuna. Con questo intervento, che è assolutamente sperimentale e può essere migliorato, intendiamo risolvere anche qui il problema dei cosiddetti parcheggi selvaggi e rendere più scorrevole il traffico”. E’ questa la ragione della decina di spazi auto ricavati in piazzale Marconi anche sopra lo spartitraffico in porfido di recente realizzato; un progetto non finalizzato a creare nuovi parcheggi a pagamento ma che ha portato, aggiunge l’assessore, a ricavare altri spazi, “e questa è una cosa positiva”.
“Tutti interventi a costo zero nell’interesse pubblico – dice con chiarezza Giorgio Cisini – Interventi per i quali si può tornare indietro in qualunque momento se si dovesse scoprire che non funzionano; interventi non definitivi, dunque, comprese le righe blu di fronte alla stazione. Per le parigine è diverso, naturalmente: lì dovevamo risolvere una situazione che, nonostante gli appelli, non si risolveva e creava disagi e pericolo per gli utenti della pista ciclabile che, lo ripeto, esisteva già ben prima delle parigine”. Massima serenità, dunque, e consapevolezza – ribadisce Cisini – che la gran parte dei cittadini, “quella che non urla”, sia soddisfatta del lavoro che l’amministrazione sta facendo.
Infine anche da parte dell’assessore alla viabilità viene spezzata una lancia a favore della Polizia municipale di Piacenza, nei giorni scorso oggetto di frecciate da parte di alcuni esponenti della minoranza in consiglio comunale che facevano riferimento alla presunta “pigrizia” di un corpo che conta molti addetti impiegati negli uffici. Frecciate che già in sede di commissione, l’altro giorno, avevano fatto arrabbiare il sindaco Paolo Dosi e contro le quali si schiera oggi anche l’assessore Cisini: “Ai vigili urbani vengono passate funzioni e competenze che li costringono a svolgere un lavoro particolarmente pesante e troppo spesso oscuro – dice – Un lavoro accresciuto come quantità e importanza e figlio del taglio di fondi che lo Stato centrale ha fatto alle forze di polizia. I nostri vigili urbani vanno solo ringraziati, altroché critiche”.