Prese a martellate la moglie in tribunale: non si presenta alla separazione

Doveva essere una normale separazione come ce ne sono tante ogni settimana: una coppia in crisi che finisce in tribunale per mettere in mano ai giudici la fine del loro matrimonio. Lo scorso 27 maggio, però, la vicenda ha preso una piega decisamente diversa: Giovanni Melchiorre, 61 anni, originario di Foggia, si è presentato in tribunale per quello doveva essere il primo contatto con il giudice Marina Marchetti in vista del divorzio; la sua intenzione, però, si è rivelata ben diversa: dallo zaino che portava in spalla ha estratto un martello e ha iniziato a infierire sulla moglie marocchina di trent’anni più giovane, tutto questo nel corridoio del tribunale affollato di avvocati, cancellieri e magistrati. Una scena incredibile che si è conclusa con l’arresto del pugliese, tutt’ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio. La donna per fortuna sta bene: è stata colpita di striscio e dopo un breve ricovero è tornata a casa da sua sorella.

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Oggi, con l’avvocato Maria Rosaria Pozzi (che il giorno dell’aggressione era presente), si è presentata nell’ufficio del giudice Marchetti in attesa di Giovanni Melchiorre e del suo legale dei quali, però, non si è vista traccia. Pare che l’uomo, detenuto alle Novate, non abbia dato alcuna disposizione al suo legale benché qualche settimana fa si profilasse la prospettiva di trasformare la separazione giudiziale in una consensuale, più rapida e meno costosa. In assenza di disposizioni, il legale non ha potuto prendere posizione e di conseguenza l’udienza si è celebrata alla sola presenza della donna e del suo legale. Il giudice l’ha autorizzata a vivere fuori dalla casa coniugale e ha rinviato a ottobre per entrare nel merito del procedimento.

Da segnalare che la marocchina, per tramite del suo avvocato, si era detta disposta a rinunciare al mantenimento da parte dell’ex marito.