Terapia intensiva, nuova sala d’attesa grazie all’associazione il Pellicano

L'Azienda Usl di Piacenza e l'associazione Il Pellicano Piacenza Onlus hanno presentato in Terapia intensiva (ospedale di Piacenza, polichirurgico) alla il progetto per l'installazione dell'impianto di filodiffusione e della nuova sala di attesa realizzati con i fondi raccolti grazie al primo torneo benefico di golf realizzato nei mesi scorsi al Croara Glof Club. Erano presenti Andrea Bianchi, direttore generale Ausl Piacenza, Massimo Nolli, direttore del dipartimento di Terapia intensiva, anestesia e rianimazione, Patrizia Balduzzi, responsabile assistenziale del dipartimento, Flora Fregata, coordinatore infermieristico Terapia intensiva, Andrea Girardi, coordinatore comparto opertatorio, Giorgio Croci, vice presidente associazione Il Pellicano Piacenza Onlus, Maria Angela Spezia, socio fondatore Il Pellicano Piacenza Onlus, oltre ad alcuni rappresentanti degli sponsor che hanno reso possibile il progetto. 

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Il dottor Giorgio Croce, medico, ex dipendente Ausl e vicepresidente dell'associazione Il Pellicano, ha spiegato la “filosofia” di un'associazione nata nel febbraio 2013, che ha tra i propri soci l'Ausl e come obiettivi quello di raccogliere fondi per le strutture pubbliche: «Molto spesso sono criticate senza che se ne conoscano le caratteristiche e l'impegno di chi ci lavora con una dedizione che va molto al di là delle proprie mansioni». «Noi progettiamo e poi passiamo all'azione con fatti concreti – ha aggiunto – ed è da sottolineare che tutto, proprio tutto quello che riusciamo a raccogliere con il nostro lavoro viene “girato” ai destinatari dei progetti». Non c'è nessuno che ci mangia, in buona sostanza; come purtroppo spesso capita. 

Mariangela Spezia, imprenditrice ai vertici di Confindustria Piacenza, ha poi preso la parola: «Abbiamo trovato molto coinvolgimento da parte degli operatori e credo che siamo riusciti a interpretare le loro esigenze – ha detto – e abbiamo trovato una risposta incredibile da parte degli sponsor nonostante il momento di crisi, e non è affatto scontato».