Massaggio con happy ending, chiuso centro benessere cinese in via Scalabrini

Un altro centro massaggi cinese nel mirino delle forze dell'ordine. Questa volta è toccato a un esercizio di via Scalabrini al quale la Procura della Repubblica di Piacenza ha posto ieri, martedì 8 luglio, i sigilli dopo una retata della polizia. Tutto nasce da un esposto presentato alcuni mesi fa, in cui il centro benessere in questione veniva accusato di offrire ai propri clienti servizi che andavano ben oltre il semplice massaggio rilassante. Vere e proprie prestazioni sessuali a pagamento. Dopo una serie di indagini e appostamenti, gli agenti della squadra mobile guidati dal dirigente Salvatore Blasco hanno appurato che le voci erano tutt'altro che infondate e hanno deciso di agire. Ieri mattina le forze dell'ordine sono entrate all'interno dell'esercizio scoprendo le prove che cercavano: preservativi confezionati sparsi per tutta la boutique in una quantità che ha lasciato ben pochi dubbi agli inquirenti (circa 90 pezzi) e, soprattutto, circa 10mila euro in contanti. Al momento della retata era presente una sola "massaggiatrice", ma il numero è destinato a salire.

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Unica indagata, per ora, la titolare del centro, una cittadina di origine cinese di 39 anni residente a Piacenza, accusata di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione: secondo le indagini sarebbe stata lei a "coordinare" le operatrici, per il momento su di lei pende una denuncia a piede libero. L'esercizio invece è stato posto sotto sequestro preventivo disposto dal gip Elena Stoppini su richiesta del pm Ornella Chicca che coordina le indagini.