“Ricordarti di chi non ti dimentica..la vita nelle sue varie età non si arresta”: Questo lo spirito di Rock in Trebbia – Stay Rock dal 1 al 4 agosto, presso il parco Lungotrebbia di Rivergaro.
Molto più di un semplice festival musicale. Rock in Trebbia, appuntamento ormai consueto per il Comune di Rivergaro, festeggia il decimo compleanno con un’anteprima che preannuncia novità ed eventi della quattro giorni che si svolgerà a Parco Trebbia a partire da venerdì 1^agosto. E parte da un appello che raccoglie il senso di una manifestazione pronta a raccogliere al suo interno, come ormai da molti anni, un forte impegno per il sociale. Come già negli anni scorsi infatti, parte del ricavato sarà devoluto a enti che operano nel settore della cura alla persona. A beneficiarne quest’anno saranno l’Hospice “La casa di Iris” di Piacenza, e le case di riposo “Giuseppe Gasparini” e “Villa Verde” di Rivergaro.
“Desideriamo attirare giovani con cibo, bevande e un’offerta musicale sempre innovativa, ma cerchiamo anche di fare capire loro l’importanza della beneficenza – ha sintetizzato il presidente di Tramballando Gianfranco Castellani. Quest’anno il denominatore comune sarà la casa. Vogliamo dare un contributo a tre strutture che aiutano persone in stato di bisogno e il nostro slogan Ricordarti di chi non ti dimentica, assieme alla brochure che illustra una chitarra al posto della flebo vogliono indicare il nostro impegno a favore degli anziani, ma anche l’importanza della musica come attività capace di ringiovanire corpo e mente”.
Soddisfatto il giovane neosindaco di Rivergaro Andrea Albasi che saluta il decimo compleanno della manifestazione ringraziando Tramballando e tutti i volontari che hanno contribuito alla riuscita di questo evento “capace di integrare l’ottica della festa con l’impegno nel sociale”.
Anche l’assessore del Comune di Piacenza Stefano Cugini che ha definito lodevole la scelta di Casa Iris come destinataria dell’opera di beneficienza: “Difficilmente si sarebbe potuto scegliere modo migliore di devolvere fondi. Si tratta di un fiore all’occhiello, di una struttura che rappresenta la comunità che abbraccia se stessa, un’eccellenza a livello provinciale che ha però costi di gestione molto alti. Le istituzioni da sole non ce la fanno: chi pensa al sociale dando il suo piccolo contributo ogni giorno fa crescere la società. E con questo esempio oggi siamo tutti un po’ più sulla strada giusta”.
A specificare le attività dell’Hospice è stata la direttrice Lorena Masarati: “La nostra finalità è di accogliere e proteggere prendendosi cura della persona affetta da patologia incurabile assieme alla famiglia cercando di rendere il più lieve possibile il momento più difficile della vita. Un lavoro estremamente complicato anche dal punto di vista economico. Per questo i contributi sono molto graditi”.
Passando al versante musicale, la novità di quest’anno – oltre a una riorganizzazione complessiva degli spazi per creare un ambiente più intimo e famigliare – sarà, grazie al ritorno alla direzione artistica di Guido Daveri, la scelta di un rock più morbido e armonico rispetto alle passate edizioni.
IL PROGRAMMA MUSICALE Si parte venerdì 1^ agosto con Dr Feelgood e la Paolo Bonfanti Band che dedica un tributo a Bob Dylan. Sabato sarà la volta del classic rock di Grass or Brass, del cabarock de “Le Vissole” e del rock italiano con i Diskanto. Domenica spazio al rockabilly con Howlin’ Lou & His Whip Lovers e al secondo appuntamento con Dr Feelgood. Lunedì ultima serata con The Roots Swing Project, Maria de Vigili e la punta di diamante della kermesse: il tributo a Jimi Hendrix di Moris Pradella & Exp.
Programma dall’uno al quattro agosto 2014
VENERDì 1
Introduzione e apertura di Dr Feelgood
Paolo Bonfanti band – tributo a Bob Dylan
SABATO 2
Diskanto (green area talent) – rock italiano
Le Vissole – cabarock
Grass or Brass – classic rock
DOMENICA 3
Dr Feelgood & the Long Journey – country/old time
Howlin Lou and His Whip Lovers – rockabilly
LUNEDì 4
The Roots Swing Project – blues rock
Maria Devigili (green area talent) – rock italiano
EXP – tributo a Jimi Hendrix
Gli artisti
Paolo Bonfanti
Classe 1960, genovese, mancino, inizia a suonare la chitarra nel 1975 dopo studi classici di pianoforte. È laureato al DAMS di Bologna con una tesi sul Blues.
Dal 1985 al 1990 front man dei Big Fat Mama, una delle più importanti rock-blues band italiane, con cui incide tre LP, suona in tutti i principali festival della penisola e apre i concerti di alcune leggende del blues e del rock (tra cui Los Lobos, Stevie Ray Vaughan, Johnny Winter, Pogues).
Dal 1990 al 1992 suona con alcuni “miti” del Blues inglese come il sassofonista Dick Heckstall-Smith (Colosseum, John Mayall) e Mickey Waller (Jeff Beck, Rod Stewart) nel gruppo Downtown.
Continua l’attività concertistica con una propria band e in solo in tutta Europa e negli Stati Uniti; registra 10 cd a proprio nome, collabora con alcuni tra i migliori musicisti rock-blues come Roy Rogers (produttore si John Lee Hooker) e John Popper (armonica dei Blues Traveler), nonché con Fabio Treves (per cui ha curato la produzione artistica e due cd) e Beppe Gambetta (con cui ha scritto un metodo per chitarra country-rock).
Dal 2003 suona con Slowfeet, una super-band che vede impegnati alcuni grandi del rock italiano come Franz Di Cioccio e Lucio Fabbri (PFM). Con loro ha registrato nel 2007 il cd “Elephant Memory”.
Nel 2011 gli viene assegnato il premio alla carriera al “Festival del Mediterraneo” di Genova e pubblica due cd, uno a proprio nome, “Takin’ a Break” (premiato come migliore cd di musica italiana dalla rivista specializzata “L’isola che non c’era”) ed uno, “Purple House”, con il bassista/cantante americano David James, nonché un metodo di chitarra bottleneck/slide edito da fingerpicking.net/Carisch.
Nel 2013 escono il dvd didattico “La Chitarra Elettrica secondo Bonfanti”, sempre per fingerpicking.net/Carisch ed il cd “Exile On Backstreets”.
Le Vissole
L’improvvisazione teatrale è un’arte inventiva e dinamica, che insegna ad accogliere con positività l’imprevisto e ad affrontare con occhi nuovi le differenze e le incognite. Ci si ritrova, sul palco, ad inventarsi personaggio, copione, costume e scena, ad accogliere gli imprevisti e trasformarli in immaginazioni ed azioni condivise.
Le Vissole nascono nel 2011 in seno ai corsi di improvvisazione teatrale dell’associazione salsese TraAttori al Teatro Trieste 34; sono oggi il fulcro propulsivo dell’improvvisazione a Piacenza. Ad ogni spettacolo Le Vissole non sanno cosa metteranno in scena e il pubblico non ha idea di cosa vedrà, perché lo spettacolo, ovviamente totalmente improvvisato, senza canovaccio, è ispirato dall’interazione con il pubblico.
Vista la natura estemporanea delle scene proposte, lo spettatore avrà modo di vedere ogni volta uno spettacolo unico ed irripetibile. Si consiglia di seguire gli spettacoli, perché l’improvvisazione, l’ascolto, il vaneggiare e il raccontare storie ha essenzialmente un valore terapeutico, per il pubblico e per gli attori stessi che, improvvisando, non sanno mai dove potrà portarli la storia che stanno rappresentando.
DISKANTO
DISKANTO nasce nel 1985.
Dopo la prima apparizione nella polare (21.12.1985) ma entusiasta piazza del Comune di “CremonaXCremona”, i Diskanto volano rapidamente all’attenzione delle cronache, suonando in molti festival rock di livello nazionale (da Arezzo Wave, a Gazzuolo Rock Fest, fino al circuito nazionale di Anagrumba), tenendo decine di concerti in tutta Italia (Milano, Chieti, Verona, Torino, Varese, Padova, Piacenza, Lodi, ecc.), dividendo palchi illustri con artisti del calibro di Jannacci, Timoria, Litfiba, Underground Life, Ritmo Tribale, Casino Royale, comparendo (per interviste e passaggi di brani inediti) su radio RAI e su moltissime emittenti e TV locali, nonchè registrando 4 demo-tapes e due episodi discografici (EMI).
DISKANTO è una rock band che rinasce per gioco dalle proprie ceneri a 20 anni dallo scioglimento, scoprendosi meno inadeguata e anacronistica di quanto si sarebbe potuto pensare. DISKANTO è un’entità pensante e non si limita a farlo. DISKANTO è una scheggia musicale dal passato glorioso, dal presente vitale e dal futuro da inventare: in sei mesi di lavoro (tra gennaio e giugno 2011) nasce “CUOREPISTONE”, un cofanetto antologico triplo, composto da un CD, un DVD ed un booklet di foto e testi. Al CD hanno in vari modi partecipato 7 ospiti: Piero Pelù è il diabolico Re di Cuori in “Se non hai”; Giovanni Guerretti è il magico tastierista di “Macchine”, “Veleno” e “Quartiere sud”; Alberto Venturini è l’acrobatico percussionista di “Sogno sudamericano” e “Quartiere sud”; Renato “Febbo” Frattolillo è la passionaria voce rap di “Quartiere sud”; Antonino Campisi è la tromba carpita di “Veleno”; Enrico “Kiro” Fogliazza (classe 1920) è la voce (molto più rock di chiunque altro!) del comandante partigiano responsabile della 17^ Brigata Garibaldi, che – come molti altri ragazzi dell’epoca – conquistò e difese il nostro fragile presente di libertà.
Grass Or Brass
Nel lontano 1982, accomunati dal senso di ribellione e nausea verso balere e discoteche che avevano spazzato via i gruppi rock nel corso degli anni ’70 facendo scempio della musica che amavamo, decidemmo di rispolverare gli strumenti e creare un nuovo gruppo dedicato a ricercare e proporre pagine significative di un’epoca straordinaria ed irripetibile, che era importante potessero conoscere anche i più giovani. Così nacque questo gruppo che in seguito divenne “Grass or Brass”: un gioco di parole come nome, nessun fine commerciale né bisogno di scendere a compromessi, un vasto campo di ricerca nel periodo iniziato quando il blues diede vita alle prime forme del rock e terminato circa a metà degli anni ’70, con lo scioglimento di tanti gruppi “storici” e l’industrializzazione di un fenomeno originariamente variegato e genuino. Il debutto avvenne l’otto dicembre 1983 con un concerto di 3h40’.
Da allora Animals, Yardbirds, Kinks, Them, Troggs, Electric Prunes, Who, Beatles, Rolling Stones, Doors, Cream, Steppenwolf, Taste, Bob Dylan, Vanilla Fudge, Uriah Heep, Grand Funk Railroad, Santana, Pink Floyd, Traffic, Mountain, Jimi Hendrix, Deep Purple, Led Zeppelin, Jethro Tull, King Crimson, Aerosmith, Gentle Giant, Frank Zappa e tanti altri sono stati la “materia” dei nostri concerti, in un costante rinnovamento di un repertorio che ha conosciuto finora oltre duecento pezzi. Tanti musicisti si sono avvicendati nel gruppo, ma di una cosa si può essere certi:
i Grass or Brass amano il rock.
Questo abbiamo sempre suonato e questo suoneremo sempre.
Marco Trebbi – Voce
Alberto Bricchi – Tastiere
Michele Campolunghi – Basso
Alberto Faggi – Chitarre
Fabio Gandolfi – Batteria
Dr Feelgood & The Long Journey
Proprio come dice il nome che si sono dati, il loro spettacolo è un lungo viaggio attraverso i suoni tradizionali della vecchia America. Una serie di canzoni proposte più o meno in ordine cronologico che ripercorrono la storia della musica Country partendo ancora prima del 1922, quando venne registrata per la prima volta. Un lungo viaggio che ha inizio nella seconda metà dell’Ottocento, per evidenziarele origini anglo-scoto-irlandesi e per ricordare i primi importanti autori.. che fa tappa negli anni ’30, durante la ‘Great Depression‘.. che va a evidenziare le origini bianche del Rock and Roll, celebrandone la matrice hillbilly e pescando anche dalla discografia della Sun Records di Memphis. Old time, Early Country, Bluegrass e Folk.. da Stephen Foster a Jimmie Rodgers, dalla Carter Family a Bill Monroe a Elvis fino alle poesie di alcuni singer songwriters contemporanei. Maurizio ‘Dr Feelgood’ Faulisi suona la chitarra acustica, canta e racconta storie. Al suo fianco ci sono: Ruben Minuto, polistrumentista, cantante e autore con un curriculum impressionante, ha suonato in importanti gruppi di musica rock, country, bluegrass e blues, si è esibito ovunque in Italia, in molti stati europei e anche oltre oceano, insieme a formazioni italiane e a nomi del rock, folk e blues internazionale; Matteo Ringressi, giovane talento a suo agio con numerosi strumenti, banjo, mandolino, violino, steel guitar quando suona country e bluegrass, ma anche armonica con un gruppo blues. E’ attivissimo, riesce con grande professionalità a far convivere numerose situazioni artistiche che lo coinvolgono con passionale partecipazione: una band bluegrass, una hillbilly, un’altra ancora di musica blues un duo con Ruben Minuto e sempre con lui, anche un quartetto western-swing.
Howlin’ Lou and His Whip Lovers
Howlin’ Lou and His Whip Lovers sono una delle realtà del panorama Rock ‘n’ Roll anni ’50 italiano più richieste. Riuniti sotto il comando del carismatico leader Howlin’ Lou, i Whip Lovers provengono da varie esperienze musicali precedenti ed hanno fatto della Musica una vera e propria ragione di vita. A partire dalla prima esibizione ufficiale sul palco del “Get Rhythm #04”, la Band ha partecipato ai più importanti eventi in Italia: “Hawaiian Party”, “Summer Jamboree”, “Vintage Roots Festival” e “Motorcycle Gang Jamboree” conquistando le urla della folla a colpi di frusta! A seguito del primo show oltre i confini italiani al “Tear it Up Festival” in Croazia nel giugno 2010, le performance selvagge di Howlin’ Lou and His Whip Lovers sono state fortemente richieste e confermate ai più importanti eventi Rock ‘n’ Roll – Rockabilly internazionali, come “Rockabilly Bash” in Austria, “Hemsby” nel Regno Unito, “Rockabilly Grenoble Evolution” in Francia. Amanti della Frusta, preparatevi a scatenare i vostri fianchi: con Howlin’ Lou and His Whip Lovers è impossibile stare fermi!
The Roots Swing Project
I Roots Swing Project propongono una serie di brani dalle radici del blues allo swing moderno, oltre ad alcune composizioni originali. La formazione si fonda su una robusta sezione ritmica, che lancia e dà spazio all’armonia di chitarre, sax e armonica; questi a loro volta riempiono il sound di trascinanti sonorità blues. Il gruppo nasce grazie a Denis Carlo Riva, che ha voluto l’incontro di musicisti provenienti da esperienze differenti, ma con una passione in comune: il blues e lo swing. Denis Carlo Riva, milanese di nascita, da alcuni anni vive in provincia di Piacenza; si è formato come musicista a Milano sotto la guida di Gigi Cifarelli, cantante, chitarrista e compositore ben noto al pubblico del Piacenza Jazz Fest. Alberto Molinaroli, abile armonicista, collabora ormai da anni stabilmente con Mario Troletti e vanta anche una militanza con Vittorio Solinas. Andrea Barbieri è chitarrista esperto che collabora con varie band piacentine (tra cui gli Steams) e da anni suona stabilmente con la J.C.Cinel band; Pavel Czaja, batterista di gusto e dal tocco misurato, è di origine polacca ma vive da qualche tempo nella nostra provincia. Giovanni Botti, già violoncellista di studi classici, si è formato come saxofonista alla scuola di jazz di Gianni Azzali dall’inizio degli anni 2000 e collabora con varie band tra cui la J.C. Cinel band. Infine al basso troviamo Paolo “Big Paul” Groppi, vero motore del gruppo.
Maria Devigili
Maria Devigili è una cantautrice che suona e compone fin dalla più tenera età. Nel 2009 vince il “Premio Originalità” al Festival Acustico del Trentino Alto Adige. Nel 2010 si aggiudica il “Premio Pavanello”, concorso nazionale per giovani cantautori. Nel novembre del 2011 esce il suo primo ep “La Semplicità” (Gulliver Studio Production). Dal vivo suona con Stefano Orzes, batterista attivo da un decennio nella scena indie rock italiana (Eveline, The Crazy Crazy World Of Mr Rubik).
EXP
Gli EXP nascono nel 2010 usando la parola “omaggio” piuttosto che tributo, un omaggio al grande chitarrista di Seattle. Per tre anni consecutivi suonano al Jimi Hendrix Day, manifestazione che nei tre anni di ttività ha visto come ospiti: Maurizio Solieri, Alberto Radius, Doug Aldrich e Scott Henderson. La band è formata da Lele Borghi alla batteria, Mirko Fretti al basso e da Moris Pradella alla chitarra e voce.