Differenziata, per Piacenza molto lontano l’obiettivo del 70% nel 2020

 Obiettivo regionale di raccolta differenziata al 2020 del 70% molto lontano per la nostra provincia. Lo confermano i dati redatti da Arpa ed esposti in mattinata in via Garibaldi. A fronte dell'ambizioso traguardo, infatti, la media provinciale è ferma oggi al 57.5%, stazionaria negli ultimi anni.

Radio Sound

L'incremento di raccolta differenziata, insomma, si è fermato. E ciò, secondo l'assessore Patrizia Barbieri, "conferma che le osservazioni fatte al Piano regionale dei rifiuti erano esatte. Era poco credibile, nonostante la nobiltà  dell'obiettivo ma bisogna ancora costruire i percorsi. C'è un problema di credibilità nel denunciare una quota così elevata di differenziata".

In estrema sintesi, comunque, i Comuni con maggior differenziata sono Gazzola (77.5%) e San Giorgio (73.9), anche se è quest'ultimo a poter essere considerato il più virtuoso per la maggior quota di organico smaltito che denota maggior impegno da parte dei cittadini.

I dati di Arpa, spiegati nel dettaglio dal direttore Giuseppe Biasini, hanno messo in luce che dal 2010 al 2013 c'è stata una diminuzione di abitanti e anche di produzione di rifiuti. Il livello di assestamento della produzione di rifiuti è quindi di circa 183mila tonnellate.
Biasini, poi ha tenuto a sottolineare la difficoltà "per i Comuni di montagna che hanno raccolta minore a causa della difficoltà del porta a porta".

Maglia nera in provincia è invece Ferriere, la cui differenziata negli anni non solo è rimasta bassa ma anche invariata. Anche Piacenza è ferma, seppur con un ottimistico 56.1%.

Infine, nel dettaglio, la maggior quantità di rifiuti che vengono riciclati sono: la carta al 95% recuperata e il vetro addirittura al 100%. La plastica, invece, solo al  53% rispetto al 74% della media regionale ma quest'ultima è falsata dagli assimilati, per esempio plastica che arriva da grandi aziende ma non da cittadini.