La destra italiana ha bisogno di rappresentanza. Le recenti elezioni europee lo hanno dimostrato: nonostante le divisioni l’area di centro destra esiste, viene votata e, se in grado di ritrovare un punto di congiunzione può tornare a sentirsi maggioranza. Ne è convinto Fabio Callegari, che in questi giorni sta partecipando al lancio del nuovo movimento voluto da Gianfranco Fini. Un politico che la destra l’ha incarnata, nel bene e nel male. Così, nonostante gli errori ammessi dall’ex leader di An, c’è ancora chi crede che una destra europeista e repubblicana possa rinascere nel nostro paese, nonostante il naufragio del tentativo che prendeva il nome di Futuro e Libertà.
Oggi si chiama “Partecipa, l’Italia che vorresti”, ed è il movimento presentato da Fini in questi giorni a Roma con il quale ha sostenuto di non voler scendere in campo ma allenare una squadra per tornare a vincere. E della partita sarà anche Callegari, che si propone di partecipare alla costituzione del nuovo soggetto politico e, se fosse possibile, portarlo a Piacenza.
“Siamo all’inizio, tra ottobre e novembre verranno organizzate altre assemblee in tutte le regioni e anche a Bologna – ha spiegato Callegari – e la volontà è di ricostruire il progetto del 2010 che si chiamava Generazione Italia, cioè di un centrodestra moderno, europeo, repubblicano e liberale”. Per il momento, comunque, l’idea di un partito è ancora lontana. Ma, si sa, le elezioni nel nostro paese sono sempre dietro l’angolo e il movimento lanciato da Gianfranco Fini, eventualmente, si vorrebbe far trovare pronto all'appuntamento, nonostante gli errori del passato: “Appartengono alle esperienze umane. Ne abbiamo fatti tanti ma dagli errori si impara. Crediamo, però, che oggi una destra seria sia necessaria per lo sviluppo del paese. Con Renzi che rappresenta la socialdemocrazia, Grillo il populismo, non può mancare la rappresentanza della destra”.