L’associazione dei giovani di Confagricoltura ha un nuovo presidente provinciale. L’assemblea ha eletto Matteo Cattivelli per acclamazione il 19 giugno. Il nome del giovane agricoltore piacentino circolava da quando, qualche mese fa, il suo predecessore Luca Segalini era stato nominato presidente regionale. “Lascio Anga Piacenza in mani sicure e valide – ha detto Segalini – Matteo è un imprenditore ed un associato che gode di grande stima, meritata con un impegno serio in associazione ed una dedizione al proprio lavoro più che ragguardevoli. Per me è anche un amico e sono contento che porti avanti le iniziative sulle quali spesso ci siamo confrontati”. Matteo Cattivelli, infatti, è socio attivo di Anga da un decennio e nell’Associazione ha ricoperto il ruolo di Consigliere, è stato rappresentante Anga all’interno del Consiglio di Confagricoltura Piacenza ed è rappresentante di Anga nella Federazione Nazionale di Prodotto Pomodoro da Industria di Confagricoltura. E’ socio dell’impresa di famiglia “Azienda Agricola Cattivelli Giampietro e Giovanni”che conduce personalmente con il padre e lo zio: un’azienda di 90 ettari, tra proprietà ed affitto, sita a Vallera (Pc), vocata alle colture industriali con particolare attenzione al pomodoro da industria a cui l’azienda annualmente dedica in media 45 ettari. Un’impresa particolarmente attenta anche agli aspetti innovativi che ha attuato prove sul campo per diverse modalità d’irrigazione con rilevazioni satellitari ed un’innovativa prova di coltivazione con pacciamatura. Alla formazione sul campo Matteo Cattivelli, classe 1978, ha associato un diploma di perito agrario ed un’attività di rappresentanza all’interno sia delle organizzazioni sindacali che di quelle di produttori. “Siamo molto contenti di questo passaggio di consegne da una persona di valore ad un’altra di altrettanto livello – ha commentato Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza, con un’esperienza ai vertici dell’associazione giovanile prima di guidare la sede territoriale di Confagricoltura – Matteo Cattivelli ha già dimostrato di essere all’altezza del ruolo attraverso il buon lavoro svolto. Bisogna essere sempre attivi ed in crescita perché i giovani imprenditori agricoli hanno specifiche istanze che vanno rappresentate e tutelate essendo loro stessi il futuro dell’agricoltura. Anga ora può contare su un assetto, con la presidenza dell’associazione regionale di Luca Segalini, che sarà sicuramente proficuo e che ci attribuisce delle responsabilità, in una fase in cui è necessario che proprio le richieste dei giovani imprenditori agricoli siano tenute in considerazione nella determinazione delle azioni del prossimo PSR”. “Sono veramente soddisfatto di questa nomina – ha commentato Matteo Cattivelli – segno della considerazione e della fiducia che Anga e Confagricoltura ripongono in me. Voglio ringraziare tutti e sin da ora profondere il massimo impegno. Possiamo contare sull’ottimo lavoro svolto da chi mi ha preceduto e che mi sento di ringraziare. Anga Piacenza ha basi associative solide ed è ricca di energia: non è solo un’associazione, ma un incubatore di progetti, siamo propositivi e lavoriamo sulla ricerca e sull’innovazione per diffondere sempre più all’interno le buone pratiche per sviluppare le nostre imprese e l’agricoltura moderna. Anga è anche il vivaio di Confagricoltura e costituisce un passaggio importante per la partecipazione alla vita sindacale. Per questo è bene che i giovani imprenditori agricoli aderiscano”. L’assemblea ha provveduto a confermare vicepresidenti: Gabriele Dieci ed Adrea Frasani. Nuova nomina a vicepresidente, invece, per Paolo Paratici. Dante Parizzi è stato nominato tesoriere. Ferrante Angelo Anguissola, Giovanni Capelli, Fabio Caritatevoli, Roberto Botti, Elisa Leonardi, Nicola Scrocchi, Aldo Repetti e Matteo Segalini sono stati nominati membri del Consiglio Direttivo.
CELLE FOTOVOLTAICHE CON COMPONENTI VEGETALI: AVANZA LA RICERCA DI BASE
Le cene con la scienza si chiudono con uno sguardo al futuro ed al fuoco del Sole
Aria, terra, acqua e fuoco: i quattro elementi sono stati il filo conduttore degli appuntamenti della quinta edizione di “A cena con la Scienza”: la rassegna scientifico-divulgativa che ha visto studiosi e ricercatori di fama mondiale relazionare in agriturismo per poi far seguire il dibattito informalmente nel corso della cena. Al fuoco del sole ed al fotovoltaico organico è stato dedicato l’ultimo appuntamento, giovedì 19 giugno, all’Azienda Agrituristica Battibue con l’intervento di Carlo Andrea Rozzi, ricercatore della sede di Modena dell’Istituto di Nanoscienze del CNR. “I miei studi – ha spiegato Rozzi – sono nell’ambito della ricerca di base e analizzano le potenzialità di celle che si basano su un principio di funzionamento diverso rispetto a quello delle celle al silicio. Mentre le celle solari tradizionali sono prevalentemente costruite a partire da semiconduttori cristallini, l’attenzione della ricerca si concentra sui semiconduttori organici. Si stanno studiando miscele diverse di sostanze organiche. Negli ultimi vent’anni si sono sviluppati almeno quatto o cinque filoni di ricerca su questo settore: esistono molte combinazioni di materiali che hanno effetto fotoelettrico. L’efficienza di queste celle è ancora bassa, ma negli ultimi anni sono stati fatti molti progressi. Dal punto di vista dell’impiantistica è necessario il tempo di testare i prodotti innovativi per renderli commercializzabili, però quando arriveranno sul mercato sarà una svolta. Parlare di tempi è difficile, perché i meccanismi di base di funzionamento ed efficienza sono diversi, a seconda dei differenti filoni sperimentali e non sono completamente noti, ad ogg,i speriamo che tra una decina d'anni i prototipi siano stati testati per validarne l’efficienza nel tempo. I vantaggi legati a questo tipo di fotovoltaico sono legati alla facilità di fabbricazione: materiali e processi poco costosi con componenti organici quindi in buona parte riciclabili”. Michele Lodigiani, ex presidente di Confagricoltura Piacenza e motore propulsore dell’iniziativa ha ricordato come “la scienza ha profondamente mutato la percezione delle cose da parte dell’uomo, rivelandone i meccanismi più intimi e l’essenza profonda fino all’infinitamente piccolo. L’approccio divulgativo, ma senza banalizzazioni, di questa iniziativa, il dialogo con alcuni fra i più grandi studiosi ci ha permesso, ancora una volta, di scandagliare nel profondo il presente e di guardare al “futuro remoto” con fiducia e speranza”. “A cena con la Scienza” è un’iniziativa che negli anni riscuote sempre interesse, – ha spiegato Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza – tanto che intendiamo rilanciarla nell’ambito delle proposte per Expo 2015”. “Tengo particolarmente a questa iniziativa – ha sottolineato Gianpietro Bisagni, presidente di Agriturist Piacenza – perché ha la duplice valenza di far conoscere anche i nostri agriturismi, una rete sempre più attiva sul territorio in grado di promuovere i prodotti locali, accogliere visitatori e far conoscere la nostra bella provincia”.