Capire le arti marziali alla Gallaeria Ricci Oddi

Sabato 21 giugno dalle ore 18.00 presso la Galleria d’arte Moderna Ricci Oddi si terrà un evento sportivo culturale che ha come protagonista la disciplina delle arti marziali.

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Ma cos’è che affascina così tanto di questo mondo? Indubbiamente l'espressione di qualità fisico atletiche non comuni, manifestazione di forza unita a velocità e precisione nell’eseguire movimenti complessi.

Questo tuttavia non è sufficiente, perché ad attirare il pubblico degli appassionati – ma anche tante persone comuni – è in realtà un altro aspetto, quello più spirituale e filosofico. È questo, in fondo, che colpisce: la ricerca della calma e della concentrazione in ogni frangente, anche in situazioni che normalmente sarebbero caratterizzate da una forte componente di stress.

Proprio lo stretto legame tra la sfera fisica e quella spirituale rappresenta il tratto distintivo di tutte le discipline orientali, indipendentemente dalle loro caratteristiche e origine. A differenza degli sport occidentali, nei quali il connubio tra corpo e mente è certo presente, ma non così manifesto, nell'arte marziale esso ne costituisce il tratto fondamentale, potremmo dire la base su cui costruire tutto il resto.

Ciò è dovuto sia all’origine di queste discipline – nate per la guerra o comunque per il combattimento – sia all’impostazione filosofica delle culture orientali, che tende a mantenere indissolubilmente unite la sfera spirituale e quella materiale: un unicum in cui mente corpo sono indissolubilmente connessi e interdipendenti.

Ecco perché affrontare un discorso sull’esteriorità e la sfera interiore nelle arti marziali significa andare alle origini e alla radice delle medesime. È quanto cercherà di fare la conferenza-esibizione organizzata dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza. Protagonista dell’evento la palestra Sakura di via Giordani, con i suoi istruttori esperti delle varie discipline. Maestri di karate, aikido judo e kung fu mostreranno il loro metodo di allenamento, cercando al tempo stesso di mettere in luce gli aspetti meno evidenti ma più profondi della pratica marziale.