Licenziato dal Comune di Piacenza dopo la condanna definitiva per peculato e falso. Si è conclusa così, nei giorni scorsi, una vicenda che in città fece molto scalpore quando divenne pubblica: un ausiliario del traffico finito sotto indagine da parte della stessa Polizia municipale con l'accusa di intascarsi il denaro delle multe che in teoria gli automobilisti avrebbero dovuto versare all'amministrazione e ad Apcoa, il gestore dei parchimetri, dei carri-rimozione e delle relative aree. Una vicenda che aveva visto il coinvolgimento anche di due autisti proprio di carri attrezzi, uno dei quali è ancora sotto indagine mentre l'altro è stato scagionato.
Il "giochetto" di cui era sospettato il dipendente comunale – piacentino, 51 anni – era il seguente: coglieva in fallo automobilisti che lasciavano la vettura in sosta vietata con rimozione forzata, li avvicinava e proponeva un accordo che confondeva gli automobilisti stessi, soprattutto donne: avrebbe fatto in modo di evitare una multa da oltre cento euro se avessero pagato direttamente a lui qualche decina di euro, a suo dire per la chiamata del carro.
Un trucco evidentemente ben documentato dagli investigatori e provato in sede di processo, nel corso del quale peraltro la posizione dell'imputato si è aggravata. Morale, per una serie di episodi che risalgono al 2009 (quando la notizia fece scalpore) è poi arrivata la condanna; e parliamo di due anni fa. Ora che la sentenza è passata in giudicato ed è diventata definitiva, il Comune ha deciso di prendere provvedimenti: dipendente licenziato.