Taglio guardie mediche, Gazzola (Idv): “Così si abbandona la montagna”

Il taglio delle Guardie Mediche da 18 a 10 deciso dall’Ausl di Piacenza preoccupa l’assessore Luigi Gazzola dell’Idv: “In questo modo si abbandona la montagna” dice.

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IL COMUNICATO DI LUIGI GAZZOLA (IDV)

La Regione Emilia-Romagna, per mantenere in pareggio il bilancio del Servizio Sanitario Regionale ed evitare i tagli che imporrebbe, in caso contrario, il piano di rientro previsto per legge, è stata chiamata a effettuare scelte drastiche come il blocco del turn-over del personale ospedaliero e l’ulteriore riduzione nella spesa per beni e servizi. A preoccupare maggiormente è la diminuzione dei posti letto negli ospedali e la chiusura della guardie mediche, imposte dalla spending review. La provincia di Piacenza si prepara a pagare un conto salatissimo: verranno tagliate nove guardie mediche, e sono ben 28 i posti di lavoro a forte rischio.

Lo scenario che ci attende è drammatico, soprattutto per quanto riguarda le piccole strutture. Un disastro, in particolare per le strutture delle zone di montagna, che rischiano di trovarsi sguarnite. Per farsi curare, molti cittadini dovranno ricorrere alle cure di ospedali distanti diversi chilometri dalle loro abitazioni, con tutte le difficoltà del caso in termini di tempo impiegato e distanza percorsa. Persino nascere, dunque, rischia di diventare un problema. Tagliare i servizi nei capoluoghi non è la stessa cosa che ridurre l’offerta di sanità nelle zone periferiche, dove ci sono comunque tanti Comuni ma la viabilità non è efficace né efficiente. Discorso che vale soprattutto per la montagna: a parole non si vuole abbandonarla, ma poi non si garantiscono neppure i servizi sanitari minimi per far sì che le persone restino. Non sono concepibili altri tagli: se barattiamo anche la salute, le persone saranno costrette a scappare.