Le lunghe code dei piacentini, con polemiche annesse e le pressioni dei sindacati intorno al pagamento della Tasi sembrano aver prodotto i primi risultati. Perché proprio mentre alla sede della Cisl in via Pietro Cella si registravano file lunghissime di cittadini imbufaliti (è stata perfino chiamata la polizia), il sindaco Paolo Dosi ha annunciato che il Comune ha deciso di rimandare al 30 giugno la scadenza per il pagamento del tributo per i servizi indivisibili venendo così incontro alle esigenze della cittadinanza.
“Uno dei problemi era capire se la liquidità delle casse comunali consentisse la proroga evitando ipotesi di danno erariale – ha spiegato il sindaco – Sulla base anche dei flussi d’ingresso, l’operazione è risultata possibile, la proroga è fino al 30 giugno. Speriamo che ciò possa consentire un accesso ai Caf in modo più diluito. Suggeriamo, anche se capiamo che non tutti possono avere dimestichezza con Internet, di usare anche il sito del Comune per il calcolo che consente operazioni semplici e veloci".
Una decisione arrivata, comunque, tardivamente visti i disagi che dalle prime luci dell'alba si sono verificati agli sportelli del Caf: alle 7 del mattino si sono presentate 5 persone, alle 8.30 erano arrivate a 70 e alle 9 ad oltre 200 che hanno letteralmente invaso la sede Cisl. Tanto che la responsabile Barbara Romagnoli è stata costretta a chiamare il 113 per questioni di sicurezza: "Avevamo chiesto una proroga, perché ci aspettavamo la situazione ingestibile che abbiamo visto. A Bologna e Vicenza l'avevano già deliberata, qui abbiamo dovuto attendere il caos prima di prendere un'iniziativa. Siamo molto arrabbiati con il Comune perché ha messo noi e i contribuenti in grande difficoltà".