Una delegazione di facchini Ikea iscritti al Si Cobas è stata ricevuta questa mattina dal sindaco di Piacenza Paolo Dosi. Nessuna trattativa ufficiale, ha ribadito il primo cittadino che rimane sulle sue posizioni, espresse agli stessi lavoratori: le modalità di chi blocca i cancelli e impedisce ai colleghi di andare al lavoro non mi trovano d'accordo e non consentono di sedersi allo stesso tavolo delle trattative.
E non sarebbe il primo tentativo che viene fatto, ricorda lo stesso Dosi: già un anno e mezzo fa, quando erano scoppiati i primi veri disordini fuori dai cancelli Ikea, si erano tentati tavoli che però "non avevano portato ai risultati soddisfacenti sperati". Morale, non si scende a patti con il Si Cobas che è e resta un sindacato la cui azione è in contrasto con i principi istituzionali che Paolo Dosi rappresenta. E questo concetto è stato ribadito in modo ben chiaro anche vis a vis questa mattina con i vari lavoratori che nei giorni scorsi hanno ricevuto le lettere di licenziamento da parte della cooperativa San Martino che gestisce la logistica nel magazzino Ikea di Le Mose.
Dopo aver espresso le sue perplessità per l'azione del Si Cobas, Dosi ha comunque ribadito che "un sindaco ascolta tutti"; e così è stato. Non solo, Dosi ha promesso che farà presente le istanze dei facchini alla cooperativa San Martino e a Ikea pur senza entrare nel merito, sul quale ha preso le distanze: "Questi lavoratori mi hanno raccontato una loro versione dei fatti e mi hanno rappresentato alcuni problemi di cui si lamentano, ma io non ho gli strumenti per poter verificare o intervenire. Siamo in uno stato di diritto ed esistono istituzioni e tavoli appositi per sviscerare e risolvere problematiche di questo genere. Di certo sarà mia premura girare lamentele e richieste a coop e azienda".
Sul fronte Cobas non si aspettavano certo un ripensamento del sindaco in merito alla tipologia di azione del sindacato. "Tanto lo sapevamo già che non ci avrebbe aiutati" ha detto Bruno Scagnelli, del Si Cobas mentre aspettava la delegazione di fronte a palazzo Mercanti in compagnia del consigliere comunale Carlo Pallavicini di Piacenza Antagonista. Gli abbiamo chiesto cosa intendano fare, dunque: "Presidieremo il magazzino finché non riassumeranno i licenziati – ha detto Scagnelli – e intanto proseguiremo la campagna di boicottaggio: Ikea non deve respirare".